Se pensate che il sistema giudiziario italiano sia un unicum in Europa, dovete ricredervi. L’equivalente della Cassazione austriaca, un paio di giorni fa ha ridotto la pena al profugo stupratore di un bambino di 10 anni. La corte precedente lo aveva condannato a 7 anni, già una pena ridicola per chi violenta un bambino, ma la suprema corte ha abbassato ulteriormente gli anni di carcere ad appena 4. Con una motivazione che è peggiore della sentenza stessa.
Secondo la corte, 4 anni è una pena appropriata perché si tratta di uno stupro ‘una tantum’, quindi non ripetuto e, si legge nella sentenza, “non si deve perdere il senso della misura”. Inoltre, perché il profugo stupratore era minore di 21 anni.
Forse vi ricorderete la vicenda, una delle tante che ha sconvolto l’Europa da quando è iniziata la Grande Invasione:
E ricordiamo cosa disse la mamma:
Madre bimbo stuprato da profugo: “Mi sento in colpa di avergli insegnato a fidarsi dei migranti”
Ora dovrà spiegare al figlioletto che essere sodomizzato fino alla lacerazione anale da un profugo eccitato non è poi così grave, quando è ‘una tantum’.