Nuovo tentativo da parte di una Ong tedesca di fregare clandestini alla Guardia Costiera libica per portarli in Italia: “I membri di un motoscafo libico hanno sparato contro diverse barche sovraffollate di migranti, colpendole”. Lo denuncia in un post sulla sua pagina Facebook l’ong Jugend Rettet, riportando la testimonianza di Jonas, capitano di Iuventa, la nave utilizzata per il traffico umanitario dall’organizzazione tedesca. La Ong si trovava in acque libiche, come quasi sempre. Criminali ‘umanitari’.
Secondo la testimonianza del capitano della Iuventa, un motoscafo libico avrebbe sparato una serie di colpi durante uno dei cosiddetti “salvataggi“. Ovvero mentre loro tentavano di sottrarre clandestini ai militari libici in acque libiche per rifornire ‘ndrangheta e compagnia.
“Due dei barconi sono stati riportati in Libia dall’equipaggio del motoscafo. Non sappiamo dire se ci siano stati morti o quanti possano essere, dovevamo fare attenzione a non essere colpiti anche noi dai proiettili”, aggiunge. “Siamo senza parole di fronte a questa violenza”. No, siamo senza parole noi che nonostante vi autodenunciate nessuno vi abbia ancora ingabbiato.
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Ieri la nave Iuventa di Jugend Rettet e le navi Vos Hestia dell’ong Save the children e Aquarius dell’ong SOS Mediterranée hanno prelevato circa 1000 clandestini che si trovavano in acque libiche, a bordo di sei gommoni e due barchini, in otto distinte operazioni.
Il portavoce della Marina libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, ha sfidato l’ong tedesca Jugend Rettet a produrre prove ‘incontrovertibili’ delle accuse – a suo avviso illogiche – che la Guardia costiera libica avrebbe sparato su barconi di migranti.
In dichiarazioni all’ANSA, il portavoce ha detto che se le Ong volessero veramente fare “l’interesse dei migranti” dovrebbero “cooperare con noi” e non fare “la guerra” alla Guardia costiera libica.
“Perchè avremmo tirato su barconi proprio noi che li salviamo sempre?”, ha chiesto retoricamente l’ammiraglio, sottolineando un salvataggio compiuto proprio ieri. “Perché ci dichiarano guerra?”, ha chiesto ancora Ghassem aggiungendo: “dovrebbero piuttosto cooperare con noi, se vogliono veramente fare l’interesse dei migranti”.
Alcune “organizzazione tendenziose”, ha sostenuto il portavoce senza fare nomi, invece aiutano i trafficanti di esseri umani che in Africa creano “il sogno di emigrare” in Europa per approfittarne.