DOPO MANCHESTER PD SPINGE PER IUS SOLI: “FOLLIA”

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“A tutti quelli, a sinistra, che sabato hanno marciato a Milano e che vogliono regalare la nostra cittadinanza, con tutti gli annessi diritti, agli immigrati e ai loro figli, con lo ius soli e lo ius culturae, faccio notare che anche il kamikaze di Manchester, Salman Abedi, come tutti i suoi predecessori in questi due anni e mezzo di sangue e terrore in Europa, era un cittadino inglese, ed un cittadino europeo, cresciuto qui, a casa nostra, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole”, afferma il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega.

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“Come i fratelli Kouachi autori del massacro nella redazione di Charlie Hebdo, come il loro complice Koulibaly, come Salah Abdeslam, come suo fratello e la rete di loro complici autori delle stragi parigine del novembre 2015 e delle stragi di Bruxelles nel marzo 2016, come l’attentatore della strage di Nizza, come l’attentatore di Londra, e quello di Stoccolma e come quello del recente attentati sugli Champs Elysees. Ancora una volta vediamo che chi sta uccidendo e insanguinando le nostre città non arriva dalle aree della Siria o dell’Iraq controllate dal califfato nero dell’Isis, non arriva dalle madrasse mediorientali, ma è già qui, a casa nostra, cresciuto tra noi, nei nostri quartieri, con la nostra cittadinanza”, accusa ancora.

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“Eppure dal Pd, e a sinistra, si continua a spingere, da oltre un anno e mezzo, per accelerare il percorso per la legge per regalare la cittadinanza ai figli degli immigrati – proposta di legge già approvata dalla Camera e che da quasi un anno riesco a tenere ferma – e avere così un nuovo bacino elettorale da cui attingere alle urne. Ora basta. Ma vogliamo svegliarci e aprire gli occhi una buona volta? Vogliamo imparare dalle terribili lezioni di Parigi, di Bruxelles, di Nizza, di Londra, di Stoccolma e ora di Manchester? Vogliamo renderci conto che in tutte queste stragi che hanno insanguinato l’Europa gli autori erano tutti in possesso della cittadinanza del Paese dove hanno colpito, che erano tutti cittadini europei? E guardando nell’orto di casa nostra ricordiamo che la maggior parte dei quasi 200 soggetti radicalizzati espulsi dal Governo italiano dal 2015 ad oggi, per ragioni di sicurezza, erano quasi tutti immigrati cresciuti qui. Per cui, chi vuole accelerare sulla cittadinanza agli immigrati, faccia una seria riflessione e rallenti, anzi si fermi e ritiri il provvedimento”, conclude.