Quasi uno su cinque di tutti i decessi infantili nella zona di Londra ad alta densità islamica – Londonistan – dipende dalla consanguineità dei genitori. Tra il 2008 e il 2016, il 19 per cento delle morti infantili nel quartiere interessato di Redbridge, riguardano bambini nati da “relazioni tra consanguinei” -, ovvero matrimonio o relazioni sessuali tra cugini di primo grado o parenti ancora più stretti. Tipico delle società islamiche.
L’anno 2009-10 ha visto il più alto numero di decessi infantili. Di tutte le morti in quell’anno, la seconda più grande causa era “cromosomica, genetica o anomalie congenite”.
Il censimento del 2011 ha rilevato che il 41 per cento dei residenti di Redbridge è asiatico, termine etnico che in Gb definisce Pakistani e Indiani, e la composizione religiosa della zona era 36,8 per cento cristiani, 23,3 per cento musulmani, e 11,4 per cento indù.
E’ tipico, soprattutto in Pakistan, il matrimonio tra cugini di primo grado. Che spiega anche il basso quoziente intellettivo di molti paesi musulmani non africani: l’eccesso di matrimoni tra consanguinei (mentre una piccola percentuale può essere positiva) abbassa il QI generale, come l’eccesso di matrimoni misti. Con i costi sociali e sanitari che questo comporta.
In medio stat virtus. E noi siamo il ‘medio’.