Puliamo Roma: indecorosa pagliacciata di chi l’ha sporcata per anni, e continua a farlo

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Marchettona indecorosa a Roma. Dopo averla saccheggiata e insozzata per anni, e mentre continuano a riempirla di migliaia di fancazzisti raccattati in Libia – come fanno con tutte le città italiane – dalle prime ore del mattino quelli del Pd, con addosso una maglietta gialla con ben in vista il nome del partito, si sono messi a pulire 42 siti dislocati tra il centro e la periferia. Pubblicità. CasaPound e Forza Nuova, tanto per citare due nomi a caso, lo fanno da anni, senza tv al seguito. Come lo fanno, nel silenzio, decine di comitati civici di varia estrazione politica.

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L’iniziativa è stata lanciata la scorsa settimana dal segretario Matteo Renzi nel pieno dell’ultima crisi di raccolta e smaltimento dei rifiuti che ha interessato la Capitale. Non certo per responsabilità di chi la governa da un anno. Quello che accade ora è il frutto dell’ultimo decennio di totale abbandono e di scelte scellerate sulla filiera dello smaltimento. Non solo: scaricare ogni settimana migliaia di fancazzisti per le strade non fa che esacerbare il problema, e questo è facile da capire.

“Da qualche anno a Roma si sono moltiplicati i cittadini che, autonomamente o in forma associata puliscono Roma, le sue strade e i suoi parchi. Questo perché l’amministrazione è obbiettivamente un po’ in sofferenza. La situazione dei rifiuti è a tutti nota ma si sta normalizzando.
In queste ultime ore anche un noto partito, il Pd, quello che è responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma, ha deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente per il noto principio secondo cui ‘chi sporca pulisce’. Un po’ tardivo, comunque lo aspettiamo e gli diamo i migliori auguri di benvenuto. Ci auguriamo che non sia uno sterile spot elettorale: per far questo vi aspettiamo non soltanto questa domenica ma per quelle a seguire per i prossimi vent’anni”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Roma Virginia Raggi, e non possiamo darle torto.