Friuli, pioggia di soldi a favore degli immigrati anche se stuprano

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La VI Commissione consiliare – presidente Franco Codega (Pd) – ha espresso parere favorevole a maggioranza sul Piano triennale per l’integrazione delle persone straniere immigrate 2017-2019.

«Essendo triennale, si tratta di un Piano meramente di indirizzo, ha spiegato l’assessore Gianni Torrenti, e non contiene tutte le azioni e tutti i dati specifici dei Piani annuali. Previsto nella LR 31/2015 per l’integrazione sociale delle persone straniere immigrate, il Piano coinvolge circa 150mila persone, pari al 12-13% della nostra popolazione, ed è identificato come quello strumento che definisce “le linee strategiche relative agli interventi idonei a perseguire l’integrazione degli stranieri nel rispetto delle diverse culture e fedi religiose e dei principi fondamentali della Costituzione italiana e atti ad accompagnare l’eventuale volontario rientro nei Paesi di origine”. Il suo fine ultimo è promuovere una positiva integrazione delle comunità straniere attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali e del terzo settore». Gli immigrati non vengono visti per quello che sono, un tumore e una forza di occupazione, ma come un mezzo per distribuire soldi al ‘terzo settore’, ovvero le varie Coop e Ong che lucrano sull’invasione.

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«Gli interventi – ha proseguito l’assessore – saranno orientati a realizzare il primato della persona e una società plurale e coesa; a garantire il rispetto dei diritti degli stranieri immigrati e l’adempimento dei doveri; a favorire modalità condivise e partecipate di governo del fenomeno migratorio; a promuovere la partecipazione degli stranieri alla vita pubblica, valorizzando i rapporti interculturali; a contrastare i fenomeni di razzismo, xenofobia, discriminazione, sviluppando azioni positive per l’inclusione sociale; a utilizzare efficaci canali di informazione; a tutelare la parità di genere; a favorire il mantenimento del legame col Paese di origine e il rientro. Particolare attenzione sarà posta alla tutela dei minori, in particolare quando non accompagnati. Il Piano ha ricevuto i consensi del centrosinistra, i no di FI e LN, l’astensione di M5S e AR».

Gli interventi si dividono tra benefici di natura economica (ad esempio borse di studio e prestiti) e servizi di accoglienza (dall’offerta abitativa e di ristorazione all’assistenza sanitaria). Ecco che le Linee guida – ha chiosato l’assessore -stabiliscono, tra l’altro, gli standard minimi di qualità dei servizi offerti, come determinare i requisiti di reddito e di merito, i minimi e i massimi dei sostegni economici elargibili, le quote di interventi riservate a studenti extraeuropei, gli esoneri al pagamento della tassa regionale, la predisposizione della Carta dei servizi.

Insomma, una invereconda marchetta, l’ennesima, targata PD. Perché i profughi stuprano, ma vanno mantenuti lo stesso. E integrati.