Membro ISIS in permesso premio non rientra in carcere

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Venerdì mattina, i poliziotti della Questura di Padova hanno rintracciato e (ri)arrestato M.E.H., marocchino 42enne pluripregiudicato, segnalato come islamico radicalizzato, evaso dal carcere di Padova lo scorso 6 maggio mentre si trovava in permesso premio. Avete letto bene: un terrorista islamico in permesso premio.

L’immigrato islamico, infatti, era stato arrestato nel 2007 per reati commessi tra il Trevigiano e la provincia di Pordenone, in particolare traffico di droga, violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale e riciclaggio. Nel periodo di detenzione, lo straniero aveva professato di appartenere allo Stato Islamico, motivo per cui, dal carcere di Verona, era stato trasferito nella struttura penitenziaria euganea e inserito tra i detenuti da monitorare. E lo hanno monitorato talmente bene, da lasciarlo uscire. In permesso premio.

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Lo scorso 6 maggio, l’uomo sarebbe dovuto rientrare in carcere al termine di un permesso premio di tre giorni, fruito per qualche giorno in una casa di accoglienza, ma, eludendo la vigilanza, è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Gli agenti della Digos, insieme alle pattuglie delle Volanti, ad un’unità operativa di Pronto impiego e a personale della polizia penitenziaria, convogliati sul posto immediatamente dalla sala operativa della Questura, hanno bloccato e ammanettato l’evaso mentre tentava di nascondersi all’interno di un casolare abbandonato in via Goldoni. L’evaso è stato riaccompagnato al carcere Due Palazzi di Padova.