ONG: 170 MILIONI DI EURO DAI CONTRIBUENTI, COSI’ TRAGHETTANO CLANDESTINI IN ITALIA

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Il 5xmille è una voce importante per i bilanci delle famigerate Ong che traghettano clandestini dalla Libia, accanto ai finanziamenti dei soliti noti.

Le tre Ong ‘italiane’ che possono raccogliere denaro attraverso il 5 per mille sono Medici senza frontiere, Save the children ed Emergency. L’impatto negativo si potrà misurare solo tra due anni, quando verranno diffusi i dati delle compilazioni 2017, ma intanto guardando ai numeri del 5xmille dell’anno 2015 (l’ultimo dato disponibile) si può capire l’ordine di grandezza: sommando le destinazioni a Medici senza frontiere, Save the children si superano i venti milioni di euro. Se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio, l’incasso arriva a 170 milioni di euro.

Dal bilancio resta fuori Emergency, “regina” delle organizzazioni del terzo settore per valore di 5xmille 13,4 milioni di euro che non è stata coinvolta nella vicenda di questi giorni innescata dalle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, perché ha cessato la sua collaborazione con Moas alcuni mesi fa. Ma continua ad operare sul territorio a favore dei clandestini.

Medici senza frontiere oltre quota 10 milioni

Per Medici senza frontiere il 2015 è stato l’anno del primato: per la prima volta l’associazione ha raggiunto e superato 10 milioni di euro nel 5xmille (è stata scelta da 247mila contribuenti), un valore raddoppiato rispetto al 2006 con un incasso complessivo nell’ultimo decennio di 85 milioni di euro.

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Save the children: 21,8 milioni in dieci anni

Distante ma in forte ascesa Save the children: poco sotto i 5 milioni di euro i proventi 2015 dal 5xmille (su una raccolta complessiva di 80,5 milioni); dieci anni fa si fermava ad appena 660mila. Un lasso di tempo durante il quale l’organizzazione fondata nel 1919 è riuscita ad assicurarsi 21,8 milioni di euro.

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Comprensibile. Fino ad un paio di anni fa, MSF e Save the Children erano conosciuti da tutti per le loro operazioni almeno ad un primo sguardo meritorie, nei teatri di guerra. Il discorso è più complesso, ma si possono comprendere le donazioni. Ora non più: ormai si sono lanciate nel business dello scafismo umanitario da diversi anni, i cittadini contribuenti devono far sentire a queste Ong il peso delle loro azioni. O volete pagare la benzina ai clandestini che poi spacciano e stuprano le vostre figlie?

Per questo è necessario dare il via ad una campagna capillare di informazione che metta a confronto le possibili destinazioni del 5 per mille. Siete tutti invitati a scaricare e diffondere il volantino online e non solo:

Quale persona sana di mente, darebbe il suo 5 per mille a chi traghetta fancazzisti invece di darlo a chi cura i bambini malati di cancro?