CARCERE PER BLOGGER E GIORNALISTI CHE DIFFONDONO DOCUMENTI MACRON

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Liberté, fraternité e censura

Quello che sta avvenendo in Francia in queste ore può essere un esempio del totalitarismo a venire. O del disperato tentativo delle élites globaliste di conservare il potere:

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Con questo comunicato lo Stato francese impone ai media di non diffondere i contenuti dei documenti hackerati alla campagna di Macron, minacciando il carcere.

Ora, se questo potrebbe essere moralmente giusto in caso di informazioni private, diventa censura nel caso riguardi, invece, informazioni di carattere pubblico, e quasi tutto quello che riguarda il candidato ad una elezione è di interesse pubblico. In sostanza, pare che la struttura di potere francese, oltre un clima ufficiale che dà per certa la non vittoria di Le Pen, sia invece piuttosto terrorizzata da qualcosa che potrebbe essere tirato fuori e sta venendo tirato fuori.

Siamo in una fase della storia occidentale molto delicata, sui bordi di uno sconvolgimento. Chi ha il potere, sta facendo di tutto per conservarlo, ma ha un problema, come direbbe De Benedetti: la tecnologia è stata diffusa al popolo, che legge. E si sta informando. Questa cosa il potere la definisce ‘fake news’, tutti gli altri la chiamano libertà.

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