7 giorni in Libia con i trafficanti umanitari delle ONG a caccia

Vox
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Anche il Primato Nazionale ha iniziato a seguire le navi delle ONG nei loro loschi spostamenti. E’ importante, più cittadini/blogger/media li monitorano, più la pressione sale.

Ne è uscito un ottimo reportage sugli ultimi sette giorni di navigazione, culminati con gli sbarchi di oggi. I risultati, come scrive il giornale, sono sconcertanti. Di più, sono scandalosi, ma non è una novità, ormai.

Il 30 Aprile la situazione era questa:

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Una flotta di ben 10 navi a caccia di clandestini da raccattare. Praticamente sottocosta. Come scrive il PN: 5 si fanno identificare tenendo lo AIS (Automatic Identification System) acceso e cinque mandano solo il segnale al satellite (ci possono essere navi che hanno spento anche il segnale per il satellite delle quali non sappiamo niente). Questo è fondamentale, per comprendere il comportamento delle ONG: molte navi spengono il segnale quando entrano in acque libiche. Il che, come sappiamo anche per ammissione, avviene molto spesso.

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E’ il caso della Sea Eye che aveva spento l’AIS già il giorno 28 aprile alle 19:00 UTC: lo riaccende il 4 maggio alle ore 04:45 dopo aver lasciato le coste libiche:

Ong Sea Eye

Anche un bambino capirebbe il loro gioco. E infatti lo hanno capito tutti. Il problema è che il gioco rende e le regole sono truccate.

Abbiamo monitorato per 7 giorni le navi delle Ong. E i risultati sono sconcertanti