Profughi non gradiscono cannelloni e gnocchi

Vox
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Con interrogazione n.4242/XV, presentata dalla Lega Nord in data 20.03.2017, il consigliere provinciale Maurizio Fugatti chiedeva informazioni circa la protesta dei presunti richiedenti asilo presso la residenza in Via Fersina e l’organizzazione del progetto di accoglienza.

L’Assessore Zeni, nella risposta, evidenzia come presso Via Fersina, al 3 aprile 2017, sono stati accolti 301 migranti tutti maschi di età media pari a 24 anni (nessuno di questi proviene dalla Siria, ad esempio).

L’Assessore delucida poi al punto 6 il ricco menù a disposizione dei profughi.

Ogni pasto  – scrive Zeni – (pranzo e cena con alternanza dei menu’ previsti) è composto da un primo piatto (pasta o riso gr.100/150 a seconda del condimento), da un secondo piatto (carne rossa gr. 150, carne bianca gr. 150 o gr. 250 se con osso, pesce gr. 200, due uova, formaggio gr. 100, verdure gr. 300), frutta di stagione (un frutto, banana, pera, mela, arancia, etc.), pane gr. 60.

La prima colazione è composta da una bevanda calda (200 cc a scelta tra latte, caffè, the), un panetto piccolo di burro, due confezioni monoporzione di marmellata, pane gr. 60 o biscotti gr. 100. Nella eventualità dei una presenza ridotta del numero degli utenti giornalieri il servizio dovrà essere comunque espletato dall’aggiudicatario in forma ridotta.

I primi piatti possono essere di vari tipi:

  • pasta al pomodoro, alle verdure, all’olio, gratinata. Si può aggiungere ragù, pesce. Pasta ripiena di preparazione casalinga: cannelloni o lasagne con carne o verdura;

  • riso bollito, pilaf, all’olio, al sugo di pomodoro, al pomodoro fresco, alle verdure, allo zafferano, alla parmigiana. Riso freddo in insalata con verdure fresche o surgelate o cous cous;

  • orzotto o farrotto;

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    gnocchi di patate, di semolino (alla romana), di patate, di spinaci (strangolapreti), tirolesi (spatzle), alla parigina, di zucca, canederli, rotolo di patate;

  • minestra in brodo vegetale, passati o creme di verdura o legumi, minestrone, con riso, pasta, orzo, farro, fiocchi di cereali, miglio, crostine di pane (al forno), semolino.

I secondi piatti sono distribuiti nella settimana con uso di carne, pesce, uova e formaggi. E’ possibile la sostituzione con un piatto unico.”

Si scopre inoltre che i privati che hanno dato disponibilità di un alloggio sono 177 (tra immobili già locati e in fase di stipula) e che percepiscono tra i 100 e i 150 Euro per persona ospitata a seconda della situazione del mercato immobiliare della località in cui è sito l’immobile. Per Zeni però non è abbastanza, infatti sono solo 59 i sindaci che hanno messo a disposizione delle strutture per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Imbarazzante. I profughi trentini si lamentano del menù, ecco l’elenco delle pietanze

Il numero esiguo dei sindaci collaboratori ha fatto infuriare l’assessore che ha confermato che d’ora in avanti non chiederà il permesso a nessuno e prenderà le decisioni senza il parere dei sindaci.  L’assessore ha confermato che alla fine dell’anno i richiedenti asilo ospitati sul territorio trentino saranno  oltre duemila, quindi 200 in più di quanto dichiarato all’inizio del 2017.

L’assessore rispondendo alle domande di Fugatti dichiara che dentro la residenza ci sono 45 stanze da 7 posti l’una, mentre l’Hub ha 25 stanze doppie.

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Per quanto riguarda la rivolta dei profughi del 15 marzo 2017 avvenuta dentro il centro di accoglienza Fersina Luca Zeni conferma che i cancelli sono stati chiusi dall’interno alle 6.00 del mattino, ma che non è stato possibile identificare i responsabili del gesto che di fatto ha tenuto «sequestrati» gli operatori del Cinformi per alcune ore.