TRAFFICO UMANITARIO RENDE, LA ONG DEI CATRAMBONE CHIUDE IN UTILE: + 1.307.828

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Moas. La ONG di Regina e Christopher Catrambone, i due fondatori milionari, dietro i quali molti vedono loschi interessi capaci di andare ben oltre il dichiarato desiderio di ‘aiutare i clandestini’.

Base operativa La Valletta (Malta), Moas nasce nel 2014 dall’idea della coppia italo americana arricchitasi grazie ad un’agenzia di assicurazioni specializzata in zone ad alto rischio, la Tangiers Group. In due anni di attività hanno traghettato 33.455 migranti dalla Libia ai porti italiani. Spesa annuale: 3 milioni e 694mila euro, più gli spiccioli.

Dove trovino il denaro, non è dato sapere fino in fondo. Il bilancio pubblicato online fornisce qualche risposta, ma non tutte. Al 31 dicembre 2015 il pallottoliere delle donazioni contava 5,7 milioni euro raccolti grazie a finanziatori privati. Tanti rispetto al 2014, quando in cassa arrivarono appena 56mila euro e il resto (1,7milioni) li versò la società dei Catrambone. Inutile chiedere le generalità precise dei donatori: non li forniscono, se non alcuni nomi famosi tra cui i Coldplay. Di certo tra loro compare Avaaz.org, cioè l’associazione riconducibile a Moveon.org, che a sua volta fa capo al “filantropo” milionario George Soros. E tra i partner ci sono l’azienda austriaca Schiebel (la stessa che poi gli affitta i droni) e la Unique Maritime Group (specializzata in “attrezzature per il settore marino e subacqueo”).

Altri 300 mila euro li hanno presi dalla Croce Rossa Italiana:

SCANDALO ONG, SPUNTA LA CROCE ROSSA: SOLDI AL MOAS PER TRAGHETTARE CLANDESTINI (300 MILA EURO)

In soli 24 mesi le attività di SAR si sono moltiplicate: per la sola benzina nel 2015 ha speso 232mila euro, il triplo dell’anno precedente. Poi ci sono 200mila euro per lo staff, 163mila per marketing e quasi 11mila per le telecomunicazioni. L’anno scorso non sono servite riparazioni particolari ai natanti, visto che alla voce “manutenzione” appaiono appena 354 euro. In fondo nel 2014 i Catrambone si erano privati di una bella cifra pur di mettere in piedi Moas e hanno fatto le cose in grande: la Tangiers International Limited, una delle divisioni di Tangiers Group, aveva provveduto a pagare 1,5miloni di euro per mettere in acqua la Phoenix, una nave commerciale da 40 metri e battente bandiera di Belize. Oggi a bilancio appaiono anche i costi per il funzionamento della Topaz Responder, un natante da soccorso di 51 metri battente bandiera delle Isole Marshall. Chiudono il capitolo sui “mezzi di soccorso” due droni usati per visionare dall’alto il mare e che pesano sul partafoglio la “modica” cifra di 1,2 milioni di euro. Somma finale dei costi operativi: 3,6 milioni di euro.

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Ingenti sono state pure le spese amministrative (249mila euro), cui bisogna aggiungere 139mila euro di attività di Pr, 65mila per lo staff, 51mila di onorari per gli amministratori e poi ci sono i viaggi, gli affitti, le consulenze professionali e legali. Totale: 701mila euro. Mettendo insieme le spese operative e quelle amministrative la colonna delle uscite di Moas supera i 4,3 milioni di euro. Un numero ragguardevole, ma pur sempre inferiore a quanto incassato, tanto da generare un surplus di 1.307.828 euro.

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Christopher Catrambone ha collaborato con il Congresso americano, ha finanziato con 416mila euro la campagna elettorale di Hillary Clinton:

SCANDALO ONG, MOAS CATRAMBONE LAVORA PER GOVERNO AMERICANO – ECCO LA PROVA

A Repubblica, Fulvio Vittorio Paleologo, collaboratore di molte Ong rivela che nel 2014, quando l’Italia chiuse Mare Nostrum, molti mercantili furono coinvolti dalla Guardia Costiera nelle operazioni di salvataggio dei barconi alla deriva. Il cambio di rotta produceva ritardi e costringeva le compagnie di assicurazione (“come quella dei Catrambone”) a pagare “ricchi risarcimenti” secondo “quanto previsto dalle polizze” per la modifica delle tabelle di marcia delle navi. In sintesi: la sua società di assicurazioni ha risentito economicamente della mancanza di ‘soccorritori’. E allora è nato Moas.

Non a caso con l’arrivo di Moas, See-Eye, Msf e via dicendo, le navi commerciali hanno diminuito drasticamente gli interventi: dalle 40mila persone salvate nel 2014, sono scese ad appena 13mila nel 2016. Con il conseguente risparmio delle società assicurative. Compresa la sua.

Ma la cosa più sconcertante di tutto questo, è che per il traffico umanitario valso ai contribuenti italiani il mantenimento di oltre 33 mila fancazzisti africani e bengalesi, la signora Catrambone sia stata premiata dalla mummia politica che vegeta al Quirinale:

QUESTA EREDITIERA HA SCARICATO IN ITALIA 33 MILA CLANDESTINI, PREMIATA DA MATTARELLA

Chissà dove finiscono i soldi degli utili. Un po’ alla Clinton, gli altri…