Roma, Polizia contro cittadini a difesa di 200 spacciatori clandestini: vergognoso cordone sicurezza intorno palazzo occupato

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Le scene viste a Ostia non sono definibili, vergognose e incredibili. Qualcosa che non si dovrebbe vedere in una nazione civile. Che l’immigrazione fosse un business da difendere con le unghie per alcuni è ormai un dato di fatto ma vedere celerini schierati a difendere un’occupazione abusiva di immigrati clandestini per giunta spacciatori di droga dalla rabbia dei residenti, fa un certo effetto ma è proprio quello che è accaduto ad Ostia.

La manifestazione contro l'occupazione dei clandestini.

Sul lungomare della città, l’ex colonia Vittorio Emanuele, una struttura enorme, è da anni occupata da centinaia di immigrati irregolari più volte coinvolti in attività illegali ed arrestati per spaccio di droga. Tutti lo sanno, nessuno fa niente. Rimangono lì, a spacciare da 20 anni.

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Oggi, 200 cittadini, guidati da CasaPound, hanno tentato di manifestare davanti alla Vittorio Emanuele. Ma il loro tentativo di raggiungere il cancello di ingresso è stato bloccato dalla cosiddette forze dell’ordine, schierate a protezione degli spacciatori. Incredibile.

“Siamo avanzati con le mani alzate – spiega Luca Marsella, responsabile di CasaPound ad Ostia – perché ci sembrava assurdo che la polizia fosse schierata a difesa di immigrati clandestini e occupanti abusivi ma così è stato. Noi tuttavia non ci fermeremo e organizzeremo presto nuove iniziative se la struttura non sarà sgomberata”.

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Al centro dell’attacco politico di CasaPound non solo la sinistra “che addirittura organizza manifestazioni insieme ai clandestini” spiega Marsella ma anche e soprattutto il centrodestra_ “Qui hanno governato per cinque anni – attacca Carlotta Chiaraluce, altra responsabile locale del movimento – e non solo non hanno mosso un dito ma hanno continuato a pagare le utenze agli occupanti. Dovete sapere che acqua e luce vengono pagate con soldi pubblici dal Comune di Roma. Era così quando governava la sinistra ma anche con Alemanno ed oggi con la Raggi”.