Questo sindaco destina i soldi dei profughi ai disoccupati italiani

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La mancia gettata sul letto disfatto dei comuni ai quali il governo ha imposto l’accoglienza dei giovani fancazzisti africani e islamici verrà destinata ai disoccupati locali, invece che ai cosiddetti profughi. L’idea arriva dal sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. Subito contestata dal PD.

Appena ricevuti dal Viminale i 145mila euro – soldi dei contribuenti italiani, non del governo – stanziati dal ministero dell’Interno per le amministrazioni locali che hanno subito i richiedenti asilo sul proprio territorio, compreso spaccio, stupri e delinquenza, il primo cittadino ha deciso di stanziarne 112mila per sostenere 30 goriziani disoccupati e il resto per altri aiuti nel settore sociale.

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“Abbiamo voluto restituire subito alla città questi soldi – spiega Romoli – perchè riteniamo che la loro funzione sia quella di compensare disagi e spese che, proprio dalla città, sono stati vissuti con la presenza dei richiedenti asilo”.Si tratta di tirocini semestrali in Comune di 600 euro al mese, ripartiti fra disoccupati under 30, persone di età compresa fra i 30 e i 50 anni e over 51.

Una piccola. Piccolissima. Rivincita.