Lo scorso 24 aprile un clandestino, privo di documenti si è presentato negli uffici della Questura dichiarando di essere un minore originario del Bangladesh. Ormai conoscono l’andazzo.
La normativa voluta dal PD, infatti, prevede che i minorenni stranieri non possano essere espulsi. Ma gli agenti dell’Ufficio immigrazione, questa volta sono riusciti a controllarlo prima che finisse in mano alle solite coop che mangiano sull’accoglienza, e lo hanno sottoposto ad accertamenti medici.

Così hanno scoperto che il fancazzinsta, in realtà, era nato almeno nel 1987. Messo alle strette, il bengalese ha confessato. La polizia ha quindi accertato che il falso minorenne era da tempo in Italia. È stato pertanto denunciato per false dichiarazioni sull’identità personale e ingresso illegale nel territorio dello Stato. In virtù
della seconda denuncia, il prefetto ha emesso un decreto di espulsione e il questore l’ordine di abbandonare l’Italia entro 7 giorni. Attenzione: non l’hanno espulso. Gli hanno dato un fogliettino, che lui userà per pulircisi il sedere e poi riproverà in qualche ufficio meno attento, e più disonesto, il solito giochino.

Vox

Ecco perché Bergoglio li vuole: i loschi affari delle coop vaticane con i profughi