Adunata dei mille sulle tombe dei vinti

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Mille militanti di Lealtà Azione-FederAzione e CasaPound Italia si sono ritrovati al Campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubblica di Salò.

Le due associazioni hanno tenuto la commemorazione oggi, anniversario della morte di Carlo Borsani, come indicato sulla pagina Facebook di Lealtà Azione, dopo il divieto del prefetto di di onorare i morti il 25 aprile. Le commemorazioni si sono concluse con i partecipanti che si sono esibiti nel saluto romano, come testimoniano le foto pubblicate sulla pagina social dall’associazione. I due movimenti neofascisti hanno spiegato sulle loro pagine social di aver voluto ricordare “gli oltre mille Caduti della Rsi”, dopo il divieto del 25 aprile, in un’altra data “data simbolo per le nostre Comunità. Abbiamo così scelto il 29 aprile, anniversario della morte di Carlo Borsani – sepolto al Campo 10 – , dell’ignobile massacro di piazzale Loreto e degli efferati assassinii avvenuti negli anni ’70, per mano dell’antifascismo militante”. “I nostri movimenti – conclude la nota – non hanno voluto prestarsi al circo mediatico che lasciamo volentieri a chi dei morti non ha il minimo rispetto. Abbiamo onorato e continueremo ad onorare e ricordare i nostri Caduti, a prescindere dai vergognosi e infami divieti che i soliti noti vorrebbero vedere imposti”.

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Una manifestazione analoga si è svolta a Cremona: una cinquantina di persone, comprese delegazioni provenienti dalla Spagna e dalla Francia, si sono radunate al cimitero per commemorare Roberto Farinacci, esibendosi con il saluto romano. Il sindaco, in accordo con la Prefettura, aveva vietato la manifestazione.

Se vogliamo veramente unire gli italiani, non si può prescindere dal rispetto dei morti, tutti. Il Fascismo è stato un pezzo di storia d’Italia, impedire il ricordo di chi è morto ed è stato vinto, non è giusto. Anche perché, molti di quelli che lo fanno, sarebbero fascisti, se il fascismo avesse vinto la guerra.