Firenze, la moschea cambia sede: caserma interessa agli amici di Renzi

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NON SI VIVE DI SOLI ROLEX

Scrive Donzelli, leader di Alleanza Nazionale in Toscana:

Oggi da un articolo del Corriere Fiorentino si capisce meglio la situazione: il gruppo imprenditoriale Pessina, fra le altre cose editore del quotidiano “l’Unità”, ha confermato il proprio interesse per acquistare l’area e realizzarci le case, quelle che sarebbero dovute nascere nel progetto originario. “Ma senza la moschea”, ha dichiarato l’amministratore delegato della società.

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Proprio nei giorni scorsi il gruppo Pessina era balzato alle cronache per un servizio di Report su presunte promesse fatte dal tesoriere del Pd Francesco Bonifazi per favorire l’operazione di acquisizione de l’Unità: in un periodo in cui al governo c’era Matteo Renzi al gruppo imprenditoriale sarebbero stati promessi appalti Eni, partecipata controllata dallo Stato.

Nardella dopo lo schiaffo ha provato a correggere il tiro sottolineando la consapevolezza di non poter realizzare una moschea in quell’area, ma confermando la volontà di aprirla alla preghiera per il prossimo ramadan.

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Insomma la conclusione è facile da trarre, il Partito democratico si conferma il solito partito degli affari: apre le porte dell’Italia agli immigrati perché tutela il business dell’accoglienza da 5 miliardi l’anno. Poi è tirato per la giacca sulla moschea e ci rinuncia solo, guarda caso, quando in ballo ci sono gli interessi degli imprenditori amici.