UE e PD: “SERVONO CORSI DI SCI PER I PROFUGHI”

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Il “Fondo asilo migrazione e integrazione” dell’Ue – soldi dei contribuenti italiani che finiscono a Bruxelles e che poi la commissione Ue distribuisce ai fancazzisti – prevede l’offerta di attività sportive e ricreative ai rifugiati e i richiedenti asilo minori. Per cui le lezioni di sci di fondo organizzate dal Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Udine assieme all’Unione sportiva Aldo Moro Paluzza a favore di 16 minori non accompagnati ospitati alla comunità “Bosco de Museis” potevano essere lecitamente pagati con i fondi comunitari raccolti dai contribuenti italiani.

CORSI DI SCI GRATIS PER I PROFUGHI ALBANESI E ALGERINI – FOTO

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La risposta è firmata da Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per le Migrazioni in relazione a un’interrogazione in materia presentata dall’europarlamentare veneta della Lega Nord Mara Bizzotto.

L’europarlamentare aveva chiesto ad Avramopoulos se «considerato che, secondo i dati Istat, in Italia ci sono oggi 4,6 milioni di poveri assoluti e preso atto che questi cittadini europei non possono usufruire di vitto, alloggio e attività ricreative pagate, di cui beneficiano invece i presunti profughi in Friuli», la Commissione non intendesse «verificare come sono stati spesi i fondi europei e se sono stati impiegati nel rispetto delle normative vigenti» oltre a «bloccare immediatamente l’erogazione di simili finanziamenti a tutti quei Comuni, enti e associazioni che, direttamente o indirettamente, concorrano a realizzare simili iniziative che si configurano, a tutti gli effetti, come discriminatorie nei confronti dei friulani e degli italiani».

Ma, ovviamente, agli eurocrati interessa che i fancazzisti sciino, non che i poveri italiani e greci possano mangiare.

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«La risposta della Commissione dimostra la legittimità della scelta di “Bosco de Museis” – ha commentato l’europarlamentare democratica –. È una risposta seria ai soliti tentativi di strumentalizzazione della Lega Nord su questo tema. Sarebbe invece il caso che, almeno sui ‘bambini’, si evitasse si fomentare lo scontro politico in modo decisamente misero, sul territorio come in Europa. Occorre piuttosto impegnarsi tutti per favorire la pratica dello sci da parte dei ‘bambini’ migranti».