Di madre in figlia al Quirinale: 577 candidati, vince la figlia dell’ex vicesegretario

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La vincitrice è figlia dell’ex vicesegretario del Quirinale – Stavolta il bando era davvero aperto a tutti i meritevoli. La trasparenza (e il compenso da 125mila euro l’anno) hanno invogliato ben 577 persone, in tutta Italia, a proporre la propria candidatura. A distanza di 150 giorni, dopo una lunga selezione è stato ufficializzato il nome del vincitore. Anzi, della vincitrice. È Giulia Borrella, 44 anni, laurea in Scienze Forestali, un curriculum importante e prestigioso. La dottoressa Borrella è figlia di Melina Decaro, a lungo vicesegretario del Quirinale, definita la “guardia rosa” di Carlo Azeglio Ciampi. Alcuni candidati più mal fidati degli altri hanno però ipotizzato qualche favoritismo nella scelta.

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L’Aidap (Associazione italiana direttori e funzionari aree protette) sta preparando una lettera di protesta al presidente Sergio Mattarella. E tra chi presenterà ricorso c’è lo stesso presidente dell’Aidap, Andrea Gennari, il quale ha partecipato alla selezione e non l’ha superata: non è arrivato neppure al colloquio. «Mi pare evidente – lamenta Gennari – la sproporzione tra i titoli e le esperienze di molti professionisti e quelli della nuova direttrice. Il punto non sono i suoi ascendenti familiari, ma che la selezione sia stata fatta nel rispetto dei requisiti del bando». Insomma, per gli altri concorrenti a quel posto, la vincitrice non avrebbe i necessari requisiti e la sufficiente esperienza. «Non posso dire che sia stata una farsa – rincara il direttore del parco nazionale Foreste casentinesi, Giorgio Boscagli – ma ho letto il curriculum della professionista scelta e non fatico ad ammettere che altri erano assolutamente preponderanti».

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Giulia Bonella, che nel 2006 era tra i consulenti del governo Prodi per una collaborazione de 25mila euro con il ministero dell’Ambiente, nel 2012 rilasciò un’intervista ad Affari italiani dove raccontò la sua decisione di farla finita con i lavori tradizionali e di occuparsi di una sana vita in campagna. «Una giovane donna che abbandona un lavoro “sicuro” nella Capitale per ritirarsi in campagna ad allevare cavalli», si legge nell’articolo. L’intervista aveva il titolo: “Macché carriera, meglio i cavalli. La crisi si combatte così”. Ma con un posto al Quirinale – scrive il Secolo – la crisi si combatte anche meglio.