Pd paga famiglie per accogliere in casa i richiedenti asilo

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CUCKOLD SI METTERANNO IN FILA – Dopo Nuoro anche il comune di Villamassargia aderisce al progetto Sprar, che di fatto mette nero su bianco la sostituzione etnica degli italiani con gli africani.

La giunta comunale, a guida Pd, di questo piccolo paesino in provincia di Carbonia è pronta a pagare 17 famiglie che decideranno di accogliere un richiedente asilo, presunto minorenne, nella propria casa.

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“È riprovevole che il più volte dichiarato obiettivo politico del Pd di combattere lo spopolamento della Sardegna sostituendo etnicamente i sardi con una nuova popolazione di immigrati africani, venga messo in atto umiliando la dignità delle famiglie sarde in difficoltà economica e mercificando la vita di minori clandestini che dovrebbero solo essere riportati in Patria e restituiti alle cure dei propri genitori”, ha denunciato Daniele Caruso, segretario regionale del Movimento Sociale Sardo.

“Si tratta di ‘progetti’ di cosidetta ‘integrazione’ finanziati dal Comune per il 5%, mentre il restante 95% sono soldi che arrivano dal fondo nazionale per le politiche e i servizi di asilo, in cui confluiscono anche i fondi europei per i rifugiati”, ha detto il fondatore del Movimento Sociale Sardo.

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Per Caruso in un momento in cui i Comuni non hanno la possibilità di finanziare gli assegni sociali per le famiglie in difficoltà “è un insulto ai cittadini locali che anche solo il 5% dei fondi sociali comunali siano spesi per progetti di integrazione che riguardano i clandestini”. “Questa è la nuova sfida per il popolo sardo. Farsi comprare per povertà o respingere il perfido tentativo di sostituzione etnica con la fierezza di sempre”, conclude il segretario regionale del Movimento Sociale Sardo.