Catania, Procura: “Prove contatti tra scafisti e navi umanitarie, si telefonano e prendono appuntamento”

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Il pm di Catania Carmelo Zuccaro, che sta indagando il traffico umanitario con la Libia, fa il punto sulle indagini: “Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all’improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati”.

“La maltese Moas o le tedesche sono la maggior parte dei casi”, ha spiegato Zuccaro. “L’inchiesta richiede tempi che l’Europa non si può permettere e d’altronde la risposta giudiziaria non è sufficiente, nonostante la notevole collaborazione che riceviamo da tutti – ha avvertito il magistrato -. Il problema resta essenzialmente politico e i governi europei, non solo quello italiano, devono intervenire subito”. “Per me – conclude Zuccaro -, quei 250mila in arrivo quest’anno sono una stima per difetto“.

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E sulle parole di Zuccaro arrivato il commento del leghista Paolo Grimoldi: “Alla luce della pubblica denuncia della procura di Catania che cosa aspetta il Governo a impedire l’ingresso in acque territoriali italiane, utilizzando le navi della nostra Marina Militare, a queste navi straniere delle Ong, che tra l’altro violano anche le convenzioni internazionali e la Convenzione del Mare? E cosa aspettiamo, nel momento in cui queste navi sbarcano, arrestare il capitano e l’equipaggio esattamente come facevano con gli scafisti?”.