Sbarchi, nuovo prefetto (foto): “E’ solo l’inizio”

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Il giorno dopo il 16esimo sbarco di migranti in città, il prefetto di Salerno Salvatore Malfi, presente sul molo Manfredi ad accogliere come sempre l’arrivo dei migranti, ha tenuto a fare delle precisazioni, proprio sul ruolo che la il territorio ha nella vicenda: “Questo è l’inizio di una stagione che sarà sicuramente impegnativa, quindi chiedo uno sforzo straordinario di solidarietà verso i migranti, ma anche di solidarietà tra tutti noi. Abbiamo avviato un percorso con i sindaci dei comuni interessati dall’arrivo dei profughi.
Abbiamo già avuto in questi mesi risposte positive, ma bisogna capire anche la posizione dei primi cittadini che rappresentano un territorio, rappresentano i cittadini e vivono con difficoltà questa situazione. Io confido però molto nel senso di responsabilità dei sindaci che capiranno che devono tutelare sì i loro concittadini, ma anche quelli che sono loro affianco”. Il prefetto invita dunque ad aprire le cosce ai migranti.

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Una presa di posizione chiara, condivisa anche dai sindacati, presenti allo sbarco con i propri mediatori culturali.

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“Per la Cgil di Salerno i comuni del salernitano sono ora molto più disponibili rispetto alla chiusura di alcuni centri in passato. E’ stata importante dunque l’azione della prefettura portata avanti in questi mesi. Pare che ci sia condivisione sia a nord della provincia di Salerno che a sud, certo c’è ancora qualche comune restio ad accogliere, ma la strada giusta sembra essere stata imboccata. E’ importante – fa sapere sempre la Cgil di Salerno – perchè i numeri non devono spaventare. Lo scorso anno sono entrati ben 180mila migranti in Italia, distribuiti su tutto il territorio nazionale, quest’anno il periodo degli sbarchi è iniziato con un po’ di anticipo, molto probabilmente si arriverà anche a 200mila arrivi. Solo se c’è la collaborazione di tutti, comuni, regioni ed Europa, si riuscirà a gestire tranquillamente anche questa che può sembrare un’emergenza.
E’ importante indubbiamente che i centri di accoglienza funzionino come centri che garantiscano i diritti ai migranti che, non va dimenticato, scappano da guerre e situazioni estremamente difficili, disposti a rischiare la vita in mare pur di salvarsi. Un dovere per l’Europa, per l’Italia e per le proprie regioni chiamate ad accogliere e non ad alzare muri di intolleranza e odio”.

Ecco, di tutte queste parole della Cgil, pensate e fate il contrario. Alzate muri. Difendetevi. Lasciate l’accoglienza ai cuckold e a tutti i pervertiti dell’invasione. Siamo in guerra, e lo Stato è contro di noi.