Psichiatra ostacola arresto africano violento che non vuole pagare ticket

Vox
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“Dopo aver celebrato il 165° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, gli operatori della sicurezza genovesi sono tornati immediatamente, senza sosta, a svolgere il proprio fondamentale servizio a fianco della cittadinanza. Chiediamo che anche la stessa stia a fianco dei suoi servitori e dalla parte della legalità!”.

Inizia così l’intervento del segretario provinciale del sindacato di polizia COISP Marco Venturino, in seguito all’arresto di un giovane e robusto immigrato africano, che l’altra mattina è andato su tutte le furie perché, in sostanza, non voleva pagare il ticket dopo le visite mediche che aveva ricevuto come tutti gli altri.

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L’episodio di violenza è avvenuto al Palazzo della Salute alla Fiumara ed è continuato all’ospedale Villa Scassi, dove l’immigrato è stato trasportato in ambulanza. I medici ed alcuni cittadini hanno chiamato la polizia, ma quando gli agenti sono riusciti a bloccare l’energumeno andato in escandescenze, si sono trovati davanti alla “resistenza di una psichiatra che ha ostacolato l’intervento del tutto professionale dei nostri colleghi i quali hanno seguito in modo corretto le procedure di arresto”.

L’africano, infatti, è stato poi portato davanti al giudice “che lo ha visto senza un graffio” e quindi ha convalidato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti. Ora anche la psichiatra dell’Asl3 dovrebbe finire nei guai: “Non è la prima volta che quella dottoressa ha comportamenti similari, che ostacolano il nostro lavoro. La conosciamo già perché è stata segnalata più di una volta”.

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“Rattrista – ha aggiunto Venturino – sapere che innanzi al tempestivo e professionale intervento degli operatori di volante, intervenuti perché inviati in seguito a numerose richieste di cittadini e personale medico e paramedico, la dottoressa dell’Asl3 abbia pensato di porre in essere comportamenti tali da ostacolare l’attività del personale operante il quale, poi, è stato anche oltraggiato e diffamato, secondo ormai stantii cliché. E’ inaccettabile che personale medico, con alti incarichi di responsabilità, di fronte al necessario e doveroso intervento della Polizia di Stato, oltre tutto richiesto, sia responsabile di comportamenti che hanno conseguenze penali, oltre che deontologiche e sociali. Mentre l’operato dei Poliziotti intervenuti è stato irreprensibile (arresto convalidato e misura cautelare concessa), ci auguriamo che il comportamento di detta professionista sia oggetto di doverose indagini. Il COISP non avrà timore a costituirsi parte civile chiedendo il giusto risarcimento per i danni che l’Autorità Giudiziaria vorrà stabilire. Rattrista sapere che esponenti e rappresentanti di enti o aziende, con incarichi e servizi di valenza pubblica, non siano in grado di distinguere tra legalità e illegalità. La Polizia di Stato, che continuerà ad ‘esserci sempre’, ha bisogno di sostegno e vicinanza!!”.