Nel video diffuso dal Pentagono il momento dell’impatto.La Moab o la “madre di tutte le bombe”, sganciata sulle postazioni Isis in Afghanistan, secondo il primo bilancio del ministero della Difesa di Kabul avrebbe ucciso “almeno 36 jihadisti”. Un po’ pochi per una ‘bestia’ del genere, di undici tonnellate di tritolo che ne fanno la più potente bomba non nucleare mai usata.
Moab ha colpito e distrutto un complesso di tunnel e bunker nella provincia di Nangahar, al confine con il Pakistan. E ha la potenza di distruggere qualsiasi cosa nel raggio di un chilometro dall’epicentro. Le testimonianze di abitanti di villaggi lontani 2 chilometri dal luogo dell’impatto, secondo quando riportato da fonti di notizie locali, parlano di un’onda d’urto che “ha mandato in frantumi i vetri delle nostre case, ci siamo spaventati, i bambini si sono messi a piangere”.
Facebook aveva annunciato, su richiesta del PD, una stretta contro satira e media indipendenti in vista elezioni. Nelle ultime ore diversi account a noi riconducibili sono stati disattivati e le pagine contro l'islamizzazione scomparse, come accaduto settimana scorsa a SCL.
— Vox (@VoxNewsInfo) 2 febbraio 2018