PD e Sinistra stanno con Igor e boicottano legge su Legittima Difesa

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Il governo e le frattaglie piddine non vogliono la legittima difesa: solidarietà tra colleghi rapinatori. Infatti il testo passato in commissione Giustizia non prevede alcun miglioramento della legge attuale.

Tutti respinti gli emendamenti pro-vittime, tra i quali uno sul rimborso delle spese processuali per chi viene prosciolto e l’altro che rendeva più «elastica» la legittima difesa.

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Il nuovo soggetto alfaniano, Ap, finge di interessarsi delle vittime, usando la legge per questioni di poltrone.

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Che gli alfaniani ieri avessero scelto di fare del provvedimento il casus belli per un regolamento di conti con i dem era già apparso evidente con la presentazione di un’interrogazione targata Ap al Guardasigilli Andrea Orlando proprio sull’estensione della legittima difesa. Al ministro, che ha replicato concedendo alla futura legge il compito di «restituire maggiore fiducia ai cittadini sulla sicurezza» ma anche ribadendo che «la potestà punitiva appartiene solo allo Stato», ha poi risposto Maurizio Lupi, chiedendo «l’inversione dell’onere della prova». Insomma, «se un ladro ti entra in casa e io reagisco, dovrà essere il ladro a dimostrare che ho agito in un eccesso di legittima difesa». In mancanza di un intervento trasversale su questi temi, ha aggiunto l’ex ministro, «non ci lamentiamo poi del populismo e dell’esasperazione». Infine, l’epilogo dell’esame del testo in commissione Giustizia (il provvedimento arriverà in aula a inizio maggio, anche se è calendarizzato per il 19 aprile) – con il siluramento generalizzato degli emendamenti e la richiesta di una riunione di maggioranza dagli Alfano boys – hanno cristallizzato la spaccatura tra le posizioni del Pd e di Ap.