Grasso si schiera con Igor: “Non si spara a chi ti rapina”

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TANTO LUI HA LA SCORTA PAGATA DA VOI

Ovviamente, il presidente del Senato, Pietro Grasso, grande amico dei trafficanti umanitari, si schiera con Igor: “Non credo si possa tornare nel Far West, con una pistola nella fondina e così spararsi per strada gli uni con gli altri”, bizzarra definizione ‘gli uni con gli altri’.

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Nel corso di un dibattito in un liceo barese il Presidente del Senato ad uno studente che gli chiedeva se fosse d’accordo con quel giudice che ha annunciato di voler girare armato, ha risposto: “Se tu mi rubi il portafoglio viene colpito un bene economico, non la mia incolumità personale, non la mia vita. Allora devo cercare di reagire con proporzione rispetto a quello che mi hai fatto, forse ti inseguo, cerco di riprendere il portafoglio. Ma se rubi il portafoglio e io ti uccido c’è una sproporzione tra il bene della vita e il bene economico. Capisco che ci sono momenti di paura in cui è difficile rimanere freddi e riuscire a valutare bene quest situazioni – ha insistito Grasso – il nostro Codice dà la possibilità di valutare il cosiddetto ’eccesso putativò: ovvero credi di essere in una situazione di difesa, in realtà non sei nella legittima difesa e in questo modo vieni punito ma per colpa” non per dolo. “Se invece ammazzi dolosamente sei punito come se fosse un omicidio – ha sottolineato ancora – ritengo che la legittima difesa così come è contemplata nel nostro Codice” possa andare bene ha concluso aggiungendo “naturalmente tocca ai giudici valutare i casi e di volta in volta applicare con equità, in relazione alla situazione, la giusta pena o l’assenza di responsabilità”.

Non vogliamo essere nelle mani di magistrati come Grasso, sempre dalla parte di Caino.