Galantino: ‘Pochi profughi in Italia, ci vuole permesso umanitario per clandestini’

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Il diritto d’asilo è stato negato, anche dall’Italia. E’ la bizzarra tesi di uno dei grandi mantenuti d’Italia, il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino, alla presentazione del Rapporto Astalli, associazione che spaccia fake news sull’immigrazione.

“Questo movimento di persone generato da noi, dalla nostra indifferenza, dalla mancata solidarietà, dallo sfruttamento, dalle guerre ‘giuste’ e dalle guerre dimenticate” ha messo “alla prova il diritto d’asilo”, “di fatto negato da respingimenti più o meno mascherati, talora condannati, di cui anche l’Italia è stata colpevole nel 2011 e l’Europa rischia di essere colpevole nel 2016”.

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Generato da noi? Ma che dice, da quando l’Italia ha mosso guerra a Senegal e Nigeria? L’unico motivo che ha ‘generato’ è l’avere rimosso Gheddafi, ma non perché siano scoppiate guerre, perché si è aperto un tappo dove subito si sono lanciati i fancazzisti.

Poi, il segretario generale della Cei rilancia il business, ribadendo che è “necessario aprire la possibilità di un permesso di soggiorno umanitario anche per i numerosi diniegati, stimati nei prossimi mesi in 40.000, per evitare la situazione di irregolarità per molte persone, soprattutto al Sud, che genererebbe sfruttamento, non tutela della dignità della persona e insicurezza”.

In sostanza: questi vengono da clandestini spacciandosi per profughi, e visto che dopo 2 anni in hotel lo si ‘scopre’, dobbiamo inventare un ‘permesso umanitario per clandestini’. E’ tempo che i vescovi si guadagnino il pane come chiunque altro, e la smettano di pontificare mantenuti dai fedeli con i soldi dell’8 per mille. Predicano povertà e gozzovigliano da mattina a sera.