Manca la Playstation, profughi minorenni devastano struttura

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I giovani profughi somali ospitati in un centro per richiedenti asilo della regione tedesca del Meclemburgo-Pomerania hanno devastato le camere che li ospitano e la cucina nel corso di una furiosa e violenta protesta in cui pretendevano la PlayStation, più soldi e un centro in una grande città.

Diversi adolescenti sono stati spostati dopo le violenze in altre residenze per ‘minori non accompagnati’.

Durante le devastazioni, minacciati di pestaggio, gli operatori si sono chiusi in una stanza attendendo l’arrivo della polizia. I migranti sono in Germania da sole due settimane, ma hanno già compreso l’andazzo: pretendere.

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I somali, che sono come riferito tra i 15 ei 17 anni, ha distrutto la maggior parte dei mobili e “demolito” la cucina in loro locali di stabulazione finanziati dai contribuenti.

Secondo il giornale locale Parchimer Zeitung, i giovani erano ancora in rivolta, quando è arrivata la polizia, costringendo gli agenti ad ammanettarli. Durante le perquisizioni è stata trovata anche droga.

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Jan Buchholz, che gestisce l’alloggio nella cittadina di Dargelütz, ha detto di essere stato preso alla sprovvista dalla violenza, visto che i somali erano lì da appena due settimane, dopo essere stati rimandati in Germania da paesi scandinavi in ​​base all’accordo di Dublino. Evidentemente, in Svezia hanno la playstation.

Pochi giorni prima, la polizia è dovuta intervenire presso l’alloggio per i cosiddetti minori non accompagnati di Dargelütz perché, in quel caso, i somali ritenevano insufficiente la paghetta.