Sono stati quantificati in 12,8 milioni di euro i contributi erogati dalla Provincia di Trento per sostenere progetti di solidarietà internazionale in giro per il mondo.

Nel 2014 e nel 2015 la Provincia ha sostenuto 232 progetti di solidarietà internazionale e 31 di questi hanno ottenuto un contributo superiore a 100 mila euro.

Ormai lo Stato è diventato il mezzo con il quale una cricca raccoglie denaro attraverso le tasse per destinarlo agli amici. Siano Onlus o altro. Questo avviene a tutti i livelli, per raggiungere proporzioni gigantesche con la UE.

Spiccano, nel caso di Trento, i progetti «Giochiamo e impariamo insieme Mozambico» finanziato con 90 mila euro, «Tomato Gojjam Project (Progetto Pomodoro nel Gojjam)» per l’Etiopia con 250 mila euro, «Vite speciali sulla sabbia» per il Perù finanziato con 150 mila euro, «Migliorare la condizione socio sanitaria al quartiere di Fermentim a Scutari» in Albania per il quale la PAT ha erogato 25 mila euro, «Sostegno alla salute neonatale in 4 ospedali regionali e di riferimento» nelle Filippine finanziato per 80 mila euro e un non meglio precisato progetto che riguarda i profughi di altri paesi, «Emergenza rifugiati sulla Western Balkan Route» per il quale la provincia di Trento ha sborsato 66 mila euro in Serbia.

Questi i soggetti ai quali sono andati i maggiori finanziamenti per i progetti di cooperazione allo sviluppo proposti: il Consorzio associazioni con il “Mozambico onlus” ha ricevuto dalla Provincia 350.000 euro nel 2014 per un progetto di carattere sociale concluso dal titolo “Il Trentino in Mozambico – Il Mozambico in Trentino”, con una spesa ammessa di 977.967,46 euro; l’Associazione “Progetti di solidarietà onlus” ha ottenuto 350.000 euro nel 2015 per un progetto a carattere sociale non ancora concluso, finalizzato alla realizzazione della scuola di Lumana in Tanzania.

Si chiudono reparti neonatali in Italia, e poi si finanziano quelli nelle Filippine. Geniale.