Ragazzine la tenevano, uomini la stupravano

Vox
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TRENTO – Era intervenuta per dividere un gruppo di litiganti, ha finito per essere vittima del “branco”. Immobilizzata da mani femminili, che la tenevano ferma e le tiravano i capelli, mentre altre mani di uomini le strappavano i vestiti e la palpavano. Un incubo che poteva concludersi con uno stupro di gruppo completo, se la ragazza, 22 anni, non fosse riuscita a scappare.

VITTIMA DI UNA BANDA MULTIETNICA – Il fatto risale al 26 settembre 2015 e oggi due uomini, un marocchino di 62 anni, ora in libertà, e un cittadino italiano di 24, in carcere, sono a processo per violenza sessuale di gruppo, mentre tre ragazzine delle quali non è stata resa nota l’identità, accusate di avere collaborato all’aggressione sono chiamate a rispondere dell’episodio davanti al giudice del tribunale dei minori. La vittima, trasportata all’ospedale, aveva riportato contusioni e abrasioni agli arti inferiori e dolore alla cervicale, per una prognosi di 6 giorni.

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Quella sera – erano da poco passate le 22 – la giovane stava rientrando con un amico nella casa di lui, dopo avere bevuto una birra assieme. Nei pressi del parco della Predara, dietro all’hotel Monaco, in provincia di Trento, la coppia aveva sentito degli schiamazzi. Un gruppo di persone italiane e magrebine stavano litigando, tre ragazzi sui 20 anni e tre ragazzine sui 16 secondo quanto raccontato ai carabinieri dalla giovane nella sua querela contro ignoti. La coppia si era avvicinata e aveva tentato di dividere i litiganti, ma aveva ottenuto l’effetto di attirare le loro ire contro di sè. Il gruppo doveva avere bevuto (c’erano alcune bottiglie vuote per terra) e, stando alle impressioni della 22enne, assunto anche della droga.

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L’amico della giovane, dopo essere stato colpito a calci e pugni – secondo la testimonianza della giovane – è stato costretto a consegnare al “branco” i pochi spiccioli che aveva con sé. Ma il peggio doveva ancora succedere. Mentre l’amico andava a chiamare aiuto, la ragazza ha incontrato una compagna delle scuole medie con cui ha iniziato a parlare e poi, a sorpresa, è stata ghermita alle spalle da ignoti aggressori. Si è ritrovata con le ragazzine che le bloccavano polsi e gambe, mentre gli uomini la toccavano ovunque. I ricordi a quel punto diventano sfuocati, perché la giovane dice di avere forse perso conoscenza. È riuscita a trovare la forza per divincolarsi, correndo completamente nuda per la strada a chiedere aiuto. Un ragazzo in bici e altri giovani seduti al parco non l’avrebbero soccorsa, mentre alcune persone sedute in auto posteggiate nei pressi avrebbero dato l’allarme, facendo intervenire ambulanza e carabinieri.