Solite dichiarazioni moderate dalla capitale del Sultanato, Ankara: “Allah vendicherà le vittime”, ha urlato Erdogan, definendo Assad un “assassino”. Il presidente turco è da anni convinto che a Damasco si debba ribaltare la leadership laica per creare l’ennesima entità sunnita estremista.

La Turchia da sempre sostiene le fazioni turcomanne dei lealisti, con l’idea nemmeno troppo velata di impedire la creazione di un Kurdiastan indipendente e di papparsi qualche territorio abitato dai turcofoni.

Per comprendere l’odio islamico verso Assad dovete sapere che l’uomo di Damasco non è musulmano. La sua gente è Alawita, corrente solo nominalmente islamica, che i musulmani ritengono ‘cripto-cristiana’ e comunque eretica. La dinastia alawita, alleandosi con le altre minoranze religiose, ha permesso il prosperare dei cristiani: questo i sunniti non lo perdonano.

E secondo la CNN, che però notoriamente diffonde fake news, l’amministrazione Trump starebbe vagliando una rappresaglia dopo quanto avvenuto a Khan Sheikhoun, nella provincia siriana di Idlib, dove in molti sono morti dopo quello che secondo i russi è un bombardamento su un deposito chimico dei ribelli islamisti. Se Trump facesse una cosa del genere, significa che è ricattato dallo ‘stato profondo’ e dal complesso militare industriale. Ma non crediamo a questa notizia.

Anche se c’è da segnalare la dichiarazione piuttosto delirante del segretario di Stato Usa, Tillerson: “Sono in corso sforzi da parte della coalizione internazionale per rimuovere dal potere Bashar al Assad”