Vicenza, i profughi si sono presi il parco giochi dei bambini – VIDEO

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PROFUGHI, TONEZZA. ANCORA PROBLEMI AL PARCO GIOCHI , IL COMITATO DI CITTADINI: IL SINDACO INTERVENGA O LO QUERELIAMO PER INADEMPIENZA

Dopo una calma apparente, dalla piccola comunità montana di Tonezza del Cimone riesplodono le polemiche a causa della presenza di decine di richiedenti asilo ospiti presso l’hotel Belvedere. Inevitabilmente con l’arrivo della primavera e della bella stagione i giovani africani si fanno notare maggiormente in paese, tant’è che l’attenzione di alcune mamme si è rivolta nuovamente verso il parco giochi per bambini utilizzato in modo improprio dagli africani, il quale viene lasciato in condizioni indecorose con bottiglie di birra, urina e feci sparse per terra.

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L’estate scorsa il comitato di cittadini PrimaNoi intervenne a Tonezza con una raccolta di firme e varie iniziative che culminarono in una mattinata di picnic per “riappropriarsi dello spazio verde” e per segnalare ulteriormente “il disagio della popolazione verso la presenza del centro d’accoglienza”.

Con l’avvicinarsi dell’estate, è evidente che la preoccupazione dei tonezzani è di rivivere le medesime problematiche degli ultimi due anni con delle ricadute negative nell’ambito del turismo, unica fonte di reddito per molti tonezzani. “La presenza degli immigrati – accusano dal comitato – non è diminuita, come il sindaco aveva promesso dopo l’assemblea pubblica da noi sollecitata, ma bensì è aumentata toccando la cifra di una novantina di persone circa”.

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I rappresentanti del comitato invitano il Sindaco Diego Dalla Via a far rispettare la legge. “L’utilizzo del parco giochi dovrebbe essere un’esclusiva dei minori di 14 anni, per di più la responsabilità dello spazio verde è dell’amministrazione comunale”. L’avvertimento del comitato è chiaro. “Non bastano le letterine, il Sindaco faccia quello che deve per impedire che gli sgraditi ospiti siano un continuo problema per i tonezzani. Non basta sventolare i regolamenti di polizia urbana in vigore, bisogna farli rispettare e se serve scriva un’ordinanza specifica”. L’invito del comitato è tanto chiaro quanto perentorio: “Intervenga immediatamente e risolutamente, altrimenti saremo costretti a depositare una querela di parte per inadempienza in omissione di atti d’ufficio”.