Imam Bologna: “Croce sui muri è Islamofobia”

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“Non siete i benvenuti”. Una scritta circondata da croci è spuntata ieri sera sulla facciata esterna della sede della comunità islamica di via Cavour a Sassuolo. L’ennesima moschea abusiva.

La comunità ha segnalato la vicenda nientemeno che alla polizia, come se il simbolo della croce fosse illegale. Il messaggio, scritto con lo spray nero, apparso tra le 22 e le 23 di ieri sera a poche ore dall’attentato alla metropolitana di san Pietroburgo e a pochi giorni dalla Pasqua.

Il capo dell’associazione islamica Hicham Ouchim: “I rapporti con le comunità cristiane sassolesi sono sempre stati buoni. Evidentemente però c’è ancora molto da lavorare”. In che senso?

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Interviene Yassine Lafram, coordinatore delle comunità islamiche residenti a Bologna, che ha denunciato l’episodio sulla sua pagina Facebook: “L’uso della croce è una chiara strumentalizzazione da parte degli autori, che trovano terreno fertile nell’islamofobia crescente”. La croce in Italia è ancora legale, caro Yassine, abituati.

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E’ anche interessante notare il titolo del Resto del Carlino: Scritte anti-islam e croci fuori dalla moschea di Sassuolo

La sodomizzazione all’Islam inizia dalle parole. I giornalisti sono maestri. La croce è un simbolo di resistenza all’invasione. Ogni patriota dovrebbe disegnarla sui muri delle moschee, o è illegale come a Raqqa?