Boldrini vuole le deportazioni di italiani: “Un anno all’estero obbligatorio”

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OVVIAMENTE, QUESTO SIGNIFICA ANCHE STRANIERI IN ITALIA

Certo non sono le deportazioni staliniane di intere etnie da una repubblica sovietica all’altra, ma le motivazioni che sottendono l’ultima puttanata di Boldrini sono le stesse. E anche l’arrogante limitazione della libertà personale e familiare è la stessa.

Laura Boldrini vuole obbligare i ragazzi a stare un anno in giro per l’Europa con l’Erasmus: badate bene, obbligare.

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Perché vanno educati all’abolizione delle nazioni: “Dovrebbe essere obbligatorio per tutti i giovani perché crea un senso molto forte di cittadinanza europea”, ha infatti scritto su Twitter. C’è una incredibile violenza in questa frase: i governi democratici non obbligano i cittadini. I governi democratici non cercano di ‘plasmarli’ ma ne sono mera espressione.

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Per quelli come Boldrini i popoli sono oggetti intercambiabili: gli italiani li mandiamo in Turchia, e in Italia facciamo venire i Turchi. La loro idea è mescolare. Perché al di là dei singoli individui, il progetto Erasmus è proprio questo: creare sudditi europei, indebolendo il senso di appartenenza nazionale.

L’idea di Boldrini è evidente: creare una massa critica di persone senza radici che rispondano solo a Bruxelles. Che non si sentano più italiane, tedesche o francesi. Ma ‘Ue-dipendenti’. Automi boldriniani.