Immigrati gli svaligiano casa e pestano figlia: imprenditore vuole assumerli per integrarli

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Mettetela così, c’è chi spara, ma c’è anche chi porge l’altra chiappa. E’ il caso dell’imprenditore Antonio Bertolotto, fondatore e a lungo presidente della Marco Polo, azienda internazionale con sede a Cuneo che si occupa di biogas da discarica e bonifiche ambientali.
A pochi giorni dalla rapina subita, durante la quale la moglie e la figlia sono state brutalmente pestate, Bertolotto ha infatti deciso di assumere i ladri in azienda. A patto che restituiscano la refurtiva e chiedano scusa: 600 euro e un orologio di pregio. In cambio della propria dignità.

Chi siano i ladri ancora non si sa. Presumibilmente si tratta di immigrati dato che Bertolotto ha riferito ai carabinieri giunti in suo soccorso che i tre uomini incappucciati che hanno aggredito sua moglie e sua figlia, uscite per fumarsi una sigaretta dopo cena, parlavano italiano con un’inflessione straniera. Per questo oltre all’assunzione l’imprenditore ha anche promesso di impegnarsi per aiutare i tre a integrarsi. Forse offrendo loro moglie e figlia in modo più biblico, non si sa.

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“Mi hanno insegnato che quando uno sbaglia, deve chiedere scusa e pagare i danni. Io non farò pagare niente. Rivoglio indietro l’orologio, un regalo di mia moglie. Glielo pagherò il doppio di quanto ha offerto il ricettatore. E non chiedo le scuse per me. Le pretendo per mia moglie e mia figlia, perché le donne non si toccano. Se faranno questo, non ci costituiremo parte civile e sono pronto ad assumerli per un anno nella mia azienda”. Non solo: se i tre ormai ex ladri si comporteranno bene, ha promesso di tenerli a lavorare con sé anche trascorso il primo anno.

Un tipico esempio di cuckoldismo che tanto piace ai media di distrazione di massa. Un bergogliano.