GOVERNO FA SPARIRE PROFUGO STUPRATORE FUORI CITTA’

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“La polizia ha fermato il nigeriano che ha aggredito sessualmente una 30enne nel quartiere di Pegazzano, dove è ospitata la sede della Caritas. La donna è riuscita a sfuggire allo stupro solo perché è stata salvata dal fidanzato, che al momento del fatto stava parcheggiando l’auto. Il giovane straniero, sbarcato da poco in Italia, risulterebbe affetto da problemi psichici, sarebbe seguito da uno psichiatra, ma è stato indagato in stato di libertà. Possibile pericolo Kabobo a La Spezia sottovalutato da buonisti ed Autorità inquirenti, che lo hanno trasferito fuori città per la sua sicurezza. Ma alla sicurezza dei nostri concittadini chi ci pensa?”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega Nord Liguria, Stefania Pucciarelli.

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Il profugo 21enne è stato identificato dagli investigatori della Squadra mobile dopo la denuncia della 30enne spezzina, aggredita domenica in via Balilla. Intorno alla Cittadella di Pegazzano, alcune ore dopo il grave episodio, erano comparse scritte contro i migranti che delinquono. E’ stato confermato che il nigeriano acchiappato dalla polizia, ma lasciato libero, al momento si trova ospite in una struttura fuori città “per motivi di sicurezza”. La vittima della violenza sessuale è sotto choc: “Ho paura”.

Quindi il cosiddetto Stato, per proteggere lo stupratore richiedente asilo, lo nasconde fuori città, in qualche hotel. Così si comportano gli Stati nemici o alleati quando i loro soldati stanziati sul territorio stuprano qualche ragazza locale: li trasferiscono perché sfuggano alla legge. Ergo: lo Stato italiano, inteso come istituzioni, è oggi nemico dei suoi cittadini. Nemico nostro.

E’ comunque una scelta pericolosa. In mancanza del profugo stupratore, qualche genovese potrebbe decidere di colpire dei richiedenti asilo a caso, nel mucchio. Si sa, la rabbia è rabbia.