Asili Nido e Case popolari: Italiani discriminati ‘grazie’ a Sindacati

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Si rivolge anche all´Europa, l´On. Mario Borghezio, Deputato Lega Nord al Parlamento Europeo, facendo seguito alla denuncia, contenuta in un´interrogazione del Sen. Stucchi al Ministro Padoan, per far sì che anche agli immigrati come ai lavoratori e ai pensionati italiani sia chiesto di provare documentalmente – e non solo con autocertificazione – il proprio stato patrimoniale e quanto richiesto dalle norme per l´accesso alle prestazioni sociali.

“L´UE deve far sì che questo “doppio trattamento” che in Italia i CAF realizzano in favore degli immigrati, realizzando un illegittimo favoritismo a danno dei richiedenti italiani, venga reso impossibile”, ha duramente affermato il deputato Mario Borghezio, che ha poi continuato, “Non ritiene la Commissione – chiede – di dover invitare l´Italia ad eseguire sistematici controlli accurati sui visti di conformità apposti dai CAF?”.

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Ed infine, proseguendo sulla stessa linea: “Non ritiene la Commissione di dover promuovere e agevolare gli accordi per l´accesso alle banche dati dei paesi extra-UE al fine di garantire un più equo accesso alle prestazioni sociali, eliminando disparità di trattamento a danno dei lavoratori europei?”

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Insomma, l’ennesima richiesta del deputato leghista volta alla Commissione. Dopo le numerose questioni che ultimamente hanno tenuto banco tra l’opinione pubblica, quest’ultima sembra smuovere particolarmente il deputato Borghezio, in attesa di una rapida risposta da parte della Commissione Europea.

La battaglia della Lega va avanti ovunque. Il Comune di Palazzago ha richiesto che gli uffici comunali controllino il 100% delle domande di prestazioni socio-assistenziali, in modo che siano certificati eventuali patrimoni e redditi posseduti all’estero. Oltre a questo adempimento il sindaco ha inoltre interpellato tutti i CAF (Centri di assistenza fiscale) utilizzati dai cittadini extracomunitari, per vedere se viene rispettata la normativa prevista dal DPR 445/2000, e seguenti, proprio per i cittadini extra UE.
Paolo Grimoldi, segretario nazionale della Lega Lombarda, e Giovanni Malanchini, responsabile nazionale Enti Locali per la Lega Lombarda dichiarano che esiste “il dubbio che le dichiarazioni ISEE dei cittadini extra UE possano essere incomplete e causare una emorragia di fondi pubblici. Eventuali omissioni dei CAF, se comprovate, creerebbero profonda ingiustizia sociale nei confronti dei nostri cittadini. I nostri parlamentari hanno già presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ci muoveremo a tutti i livelli per portare avanti questa battaglia di civiltà, in un ingiustificabile clima omissivo”.
Il sindaco leghista di Palazzago, Michele Jacobelli aveva inviato un’interrogazione parlamentare al Governo e al Ministro del Tesoro: “La nostra procedura prevede che gli uffici comunali controllino il 100% delle domande di prestazioni socio-assistenziali passando il nominativo alla GdF. Oltre a questo abbiamo interpellato tutti i CAF utilizzati dai cittadini extracomunitari per vedere se viene rispettata la normativa prevista dal DPR 445/2000, e seguenti, proprio per i cittadini extra UE, avendo il dubbio che le dichiarazioni ISEE dei cittadini extracomunitari possano essere viziate e causare una emorragia di fondi nazionali e regionali. Stiamo continuando ad inviare ai CAF le richieste di documentazione relative alle dichiarazioni ISEE degli anni passati. Copia di ogni richiesta viene inviata per conoscenza alla Guardia di Finanza e all’INPS. Per bloccare sul nascere ogni eventuale pretestuosa contestazione degli interessati sarebbe sufficiente che in qualunque bando di prestazioni socio assistenziali venisse aggiunta la disposizione per cui i Comuni non possono accettare né istruire la pratica se mancano i documenti originali rilasciati dalle Nazioni di origine, nelle modalità previste dalla legge”.