Troppa pasta, profughi entrano in sciopero: rifiutano lavoro ‘volontario’

Vox
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TREVISO – Ormai siamo al delirio. E oltre. Siamo allo ‘sciopero’ dei fancazzisti. Quelli che manteniamo a gozzovigliare negli hotel per profughi e che ora si rifiutano anche di svolgere un minimo ‘lavoro’ volontario.

Da giorni, un centinaio di sedicenti profughi sobillati e manovrati dai centri sociali – collettivi come Ztl, e qui si entra nei legami tra islamisti e varie ONG come No Borders – è in sciopero: i profughi si rifiutano di prestare qualsiasi attività volontaria.

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I fancazzisti pongono la questione delle condizioni di soggiorno nella caserma. «Stiamo soffrendo, stiamo passando molte difficoltà, perchè siamo trattati come animali», denunciano, «Siamo discriminati e trattati come prigionieri, in stanze che sono celle, e da un anno e mezzo mangiamo riso e pasta in bianco: nella caserma non dovrebbero esserci i diritti umani? ».

I migranti denunciano anche che «molti di loro, dopo 18 mesi in caserma, devono ancora essere chiamati dalla commissione. E ci sono conferme: ci sarebbero migranti nella Marca che attendono il primo verdetto da 20 mesi e addirittura da 24 mesi (2 anni tondi tondi. Proprio nei giorni in cui il ministro dell’Interno Minniti ha promesso ai sindaci, a Treviso, di ridurre da 24 a 6 mesi l’iter di valutazione.

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Tutte panzane ovviamente. Parliamo poi di africani e pakistani, gente che non ha alcun diritto a stare in Italia. E in questo hanno ragione: due anni per decidere che non sono profughi, passati a gozzovigliare a spese nostre, sono troppi. Ma le coop più si aspetta più ci guadagnano: e i capi delle coop sono gli stessi che stanno al governo.