Gay si finge donna sui social per adescare ragazzini

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NAPOLI – Continua l’ondata di violenze gay ai danni di normali. Si fingeva donna disponibile sui social per adescare giovani ragazzi, in particolare atleti di una scuola calcio che hanno avuto il coraggio di rivelare ai genitori ciò che stava avvenendo.

L’incubo è finito nelle scorse ore quando gli agenti della Polizia postale hanno fatto irruzione in casa del 30enne omosessuale e hanno scoperto che teneva sul suo pc oltre mille tra foto e video spinti di ragazzi minorenni.

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Teneva una vera e propria collezione di profili falsi. Si spacciava per una giovane e bellissima donna interessata a fare nuove amicizie. Contattava così, sui social, i ragazzini. In chat li riempiva di promesse, complimenti e frasi allusive. Spesso li irretiva utilizzando un linguaggio molto esplicito. A quel punto li convinceva ad accendere la web cam, per mostrarsi nudi e fare del sesso virtuale. Voleva incontrare dal vivo alcuni di loro, gli dava gli appuntamenti.

Ai giornalisti: smettete di nascondere la verità, e definire pedofili i gay che circuiscono ragazzi minorenni. E’ deontologicamente osceno e scientificamente sbagliato. Ma sappiamo tutti perché lo fate: la lobby non si tocca.