Quando ha capito di non aver alcuna possibilità di ottenere la casa popolare, ha sollevato il tavolo in cristallo sistemato nell’ufficio dell’assessore alle Politiche sociali, il PD Luigi Biancalani, e lo ha fatto ricadere sul pavimento mandandolo in mille pezzi.
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Le schegge di vetro hanno ferito alle gambe un’assistente sociale e colpito al volto l’assessore a cui si sono rotti gli occhiali da vista. E’ successo intorno alle 9.30 di oggi, lunedì 27 marzo. Protagonista un uomo di 36 anni, italiano, disoccupato e con cinque figli.
Prima ha distrutto il tavolo, poi ha strattonato l’assessore tirandolo per la camicia.
“La situazione è precipitata in un attimo – il commento dell’assessore – eravamo accanto al tavolo, lui lo ha sollevato di qualche centimetro e poi lo ha lasciato andare. Era già agitato quando è arrivato, si è presentato all’appuntamento con la moglie e ha cominciato a dire che noi aiutiamo solo gli stranieri. Gli ho spiegato che non è così, gli ho anche detto che nella graduatoria dei primi cento per le case popolari, settanta sono italiani. Lui ha continuato a lamentarsi, a dire che non riesce a trovare lavoro, che solo con lo stipendio della moglie è impossibile campare la famiglia”. Ma pensa, addirittura il 70 per cento, in Italia. E con una particolarità: nel 70 per cento sono compresi gli zingari sinti.
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Il racconto di Biancalani è dettagliato: “Ho cercato di farmi carico del problema di questa persona – dice – ho ascoltato le sue ragioni e gli ho spiegato che facciamo il possibile, gli ho anche detto che la sua condizione gli consente di accedere alla misura ‘scansasfratti’ ma l’agitazione non si è placata, anzi è esplosa”.
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“Quest’uomo faceva il muratore, poi è rimasto senza lavoro e capisco che mandare avanti cinque figli con il solo stipendio della moglie non sia per nulla facile – il commento dell’assessore – ma questo non giustifica la violenza. Tra l’altro il Comune si stava interessando a questa famiglia, tanto che domani era già fissato un incontro con il sindaco che a questo punto lo ha disdetto”. La polizia municipale sta raccogliendo tutte le testimonianze per verbalizzare quanto successo e verificare gli estremi di una denuncia a carico del trentaseienne.
Ma nessuno denuncia chi va a caccia di case per i fancazzisti africani, mentre famiglie italiane vengono lasciate per strada. Voi siete i veri criminali.