Colleghi operai travolti e uccisi volevano linciare camionista romeno

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I colleghi dei due operai travolti ed uccisi ieri sull’A10 da un camionista romeno volevano linciare il conducente e il connazionale che gli stava accanto. I due stranieri, in preda alla paura, avrebbero cercato rifugio nella galleria Pecorile fino all’arrivo delle pattuglie della Polizia stradale.

Il 44enne e l’altro camionista che non era alla guida (rilasciato ieri pomeriggio) sono quindi stati presi in consegna dagli agenti. Il responsabile dell’incidente, in stato di choc, si sarebbe messo a piangere davanti ai poliziotti e, mettendosi le mani fra i capelli, avrebbe ripetuto più volte: “E’ giusto che vada in carcere”.

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Lo straniero verrà ascoltato mercoledì dal pm. E’ indagato per omicidio colposo plurimo e si trova in stato di arresto per omicidio stradale. E’ stato rinchiuso a Marassi.

Domani il pm assegnerà a un perito l’incarico di ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente, in collaborazione con gli investigatori della Polstrada.

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Il San Martino di Genova oggi ha comunicato che uno degli operai feriti gravemente ha ripreso conoscenza e respira spontaneamente. Pertanto, non è più intubato, ma l’intervento al quale dovrà sottoporsi è stato rinviato di qualche giorno. Stanno migliorando anche le condizioni del secondo operaio ricoverato all’ospedale di Pietra Ligure. Ma due sono morti.