Segnatevi questa data, 25 marzo 2017, perché verrà ricordata come viene oggi ricordato il 7 ottobre del 1989.
Nel freddo ottobre tedesco del 1989, i maggiorenti comunisti dei paesi dell’Est si ritrovarono tutti a Berlino, per celebrare il 40 esimo anniversario della nascita della DDR, l’allora Germania Est. Un mese dopo, il 10 novembre, cadeva il muro: che non divideva l’ordine dal degrado, o una civiltà dall’orda, ma lo stesso popolo all’interno della stessa nazione.
E’ altamente probabile che la UE, degna erede del Patto di Varsavia, durerà ancora più di un mese. Ma ormai non è più questione di se, solo di quando. Come i loro nonni politici del 1989, nemmeno i bizzarri e stantii protagonisti delle firme senza senso di oggi a Roma, per il 60 esimo anniversario degli infami trattati, lo sospettano: il potere tende a non rendersi conto di stare per cadere, perché confonde il totale servilismo dei sicofanti di cui si circonda, con la volontà popolare.
Se qualcuno avesse detto ad Honecker che di lì ad un mese sarebbe caduto, non ci avrebbe creduto. Se qualcuno lo dicesse, oggi, ai furfanti eurocrati, non ci crederebbero. Ma cadrete. E come se cadrete.