Islamici accolgono l’imam Bergoglio a Milano: “Facci la moschea”

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Santità, ci aiuti a realizzare «questo nostro umile sogno»: una moschea a Milano, «l’unica grande città europea, a non averla».

I musulmani che infestano Milano si appellano al loro referente religioso. Bergoglio. Arrivato oggi alle 8 in città. Si rivolgono a lui come «padre e fratello» e gli chiedono un «intervento ‘mirato’ per poter realizzare una moschea».

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La lettera del famigerato centro islamico di via Padova, già agli onori della cronaca per vicende di estremismo, è stata resa nota ieri: «Il suo arrivo a Milano – scrivono i dirigenti della Casa islamica – è un momento di grande gioia non solo per la comunità cristiana ma anche per noi musulmani che in questa città e in Lombardia ormai siamo parte integrante della società». In queste parole c’è un forte e subdolo senso di minaccia.

«Abbiamo trovato nella sua persona e nelle sue dichiarazioni una grande saggezza e un grande amore». «I suoi interventi sull’Islam come religione di pace, sul terribile falso delle guerre di religione, sulla necessità del rispetto e della solidarietà tra cristiani e musulmani, la sua incrollabile fiducia nella Misericordia di Dio e tra gli uomini – proseguono i dirigenti islamici – hanno scaldato il nostro cuore e mosso l’entusiasmo dei nostri giovani». La lettera è firmata dal presidente del centro islamico di via Padova, Benaissa Bounegab, insieme al direttore Mahmoud Asfa, che oggi sarà in Duomo ad accogliere il ‘fratello’ Bergoglio.