Ventimiglia: denunciati collaborazionisti che portano cibarie ai clandestini

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A Ventimiglia è stata applicata l’ordinanza del sindaco Enrico Ioculano (Pd) che vieta la distribuzione di alimenti ai clandestini, perché non fa che attirare balordi e aumentare il degrado. Ioculano è piuttosto pro-degrado, ma non quanto lo sono gli altri sindaci del Pd.

A farne le spese è un francese che ha ricevuto un verbale dalla Polizia di Stato “per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai clandestini”. E così l’associazione pro-fancazzisti Antigone si inalbera: “Siamo di fronte al capovolgimento di ogni logica. Utilizzare il diritto per colpire e punire episodi di solidarietà non può avere e trovare alcuna giustificazione”, dice tal Patrizio Gonnella. Non è solidarietà: è collaborazionismo con il nemico.

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“A quanto abbiamo appreso i ‘ragazzi’ sarebbero arrivati a Ventimiglia con una macchina carica di generi alimentari e avrebbero iniziati a distribuirli ai migranti presenti alla frontiera con la Francia – riferisce Gonnella – Dopo pochi minuti la polizia li avrebbe interrotti e condotti in caserma per identificarli, schedarli e denunciarli. Almeno uno di loro non avrebbe firmato la denuncia poiché nessuno era in grado di tradurre il documento e i contenuti dello stesso in francese”.

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Il problema è un altro: perché la Caritas può farlo? Perché non si puniscono anche i preti che li accolgono in cambio di nuovi membri nelle loro canoniche? E i Medici Senza Frontiere?