Stragi islamiche, Galantino difende il business: “No ai muri”

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“Fatti di questo tipo ci riportano nella paura: l’importante è evitare semplificazioni e non convincerci che questi problemi si risolvano alzando i muri”. Lo ha detto il segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, commentando i fatti di Londra a margine di una conferenza stampa. “Questi delinquenti – ha aggiunto a proposito dei terroristi – mostrano di non aver voglia di venire qui con i barconi”.

Capiamo che devono proteggere un lucroso business, che attraverso Caritas e le altre associazioni dell’accoglienza fattura centinaia di milioni di euro esentasse, ma qui siamo oltre la fame d’oro, che pure li contraddistingue: siamo al fanatismo religioso. Prima credevano in Cristo, ora adorano l’immigrato, il nuovo vitello d’oro.

E si sa, quando si parla di fede, non c’è ragione che tenga. Inutile portare i fatti, che dicono come i terroristi di Parigi e Bruxelles fossero arrivati proprio con i barconi accolti da MSF, inutile spiegare che se il figlio di immigrati sgozza, significa che è meglio non fare sbarcare altri futuri padri di terroristi: loro adorano il nuovo dio, la ragione è un fastidioso orpello.

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Questo detto, Galantino vive, nel lusso, in Vaticano:

VATICANO

Circondato da un alto muro. E senza profughi. Perché ricordiamolo: in Vaticano ne accolgono ZERO.