SPESI 50 MILIONI PER CURARE I PROFUGHI SOLO A MILANO!

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In totale sono 44 milioni e 858 mila euro, spesi dalla Regione Lombardia per l’assistenza sanitaria dei richiedenti asilo nella sola provincia di Milano. A spiegarlo è il presidente della commissione Sanità del consiglio regionale lombardo, che torna sul tema della posizione creditoria della Regione nei confronti dello Stato, in occasione dell’approvazione di una delibera di giunta (Determinazione in ordine alla chiusura definitiva delle posizioni creditorie vantate dalle aziende socio-sanitarie territoriali e dagli erogatori privati nei confronti della Prefettura di Milano per prestazioni a stranieri temporaneamente presenti sul territorio nazionale) con cui viene ufficializzata la cifra che riguarda Milano.

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“Questo atto – spiega Rolfi in una nota – rappresenta l’accoglimento di una richiesta della Lega Nord e definisce la cifra che lo Stato deve alla Regione per le prestazioni erogate nel corso degli ultimi anni per l’assistenza sanitaria dei richiedenti asilo in provincia di Milano. Si tratta di un importo davvero notevole, accertato da Ats e Prefettura, che ammonta a 40 milioni e 711 mila euro per gli erogatori pubblici, da sommarsi ad ulteriori 4 milioni e 481 mila euro dovuti
agli erogatori privati, per un totale di 44 milioni e 858 mila euro”. “Auspichiamo – incalza Rolfi – che lo Stato, sempre molto solerte quando si tratta di assegnare coattamente gli aspiranti profughi al nostro territorio, dimostri altrettanta rapidità nel saldare i suoi debiti nei confronti della Regione, e quindi dei cittadini lombardi. La Lombardia infatti è stanca di essere il bancomat del Governo romano e desidera poter riutilizzare queste risorse per migliorare ulteriormente il sistema sanitario regionale per chi su questo territorio vive e lavora”. “Questo primo passo, che rappresenta però l’ufficializzazione della cifra dovuta, deve necessariamente essere riproposto in tempi rapidi anche per tutte le altre Ats del territorio lombardo. È fondamentale infatti -conclude- quantificare la cifra complessiva di crediti che la Regione vanta, in modo da poter recuperare queste risorse il prima possibile”.