Antifascisti: “Sessualizzare i bambini per impedire crescano Fascisti”

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In un’intervista pubblicata il 3 marzo, il leader dei gruppi antifa irlandesi, ha detto che stanno progettando di ‘sessualizzare’ i bambini in modo da evitare che, una volta cresciuti, diventino fascisti.

L’intervista, condotta da Brian Cunningham, è stata cancellata, presumibilmente perché è andato un po’ troppo oltre, svelando i programmi, non tanto del suo gruppo di picchiatori, ma dei suoi referenti politici e finanziari:

Una delle cose che ci interessa in questo momento è l’esistenza di norme reazionarie, come la cosiddetta famiglia nucleare, che dobbiamo destrutturare. Prendendo spunto dal lavoro di Wilhelm Reich, che ha esaminato l’idea del fascismo come sintomo di repressione sessuale, per questo stiamo lavorando alla sessualizzazione precoce dei bambini in modo da evitare la formazione di eventuali tratti fascisti. Questo è stato delineato nell’opera magna di Reich ‘La Psicologia di massa del fascismo’, e ha dimostrato di essere efficace quando provato sperimentalmente sul continente europeo.

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Dimenticate il termine ‘fascismo’ usato da questo fanatico in modo improprio, quello a cui si riferisce è, tout court, l’ordine naturale: sessualizzare i bambini, in modo che diventino monadi senza radici, quindi ideali sudditi del nuovo ordine mondiale.

Perché al di là di quanto detto da questo individuo, che guida una delle frange di picchiatori del Sistema – ma è comunque parte del Sistema – svela in modo molto chiaro il piano dei suoi padroni. Un piano che, del resto, è già in atto: sessualizzare i bambini in modo da renderli manipolabili. E’ quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi e, ovviamente, viene fatto in modo più intelligente, subdolo e quindi persuasivo di quanto non farebbe un picchiatore antifà, che è solo l’ultima ruota del carro di Soros: media di distrazione di massa.

E’ evidente: il Sistema non vuole cittadini. Quindi deve agire sul bambino non ancora formato per renderlo una ameba sociale. E non c’è nulla di meglio di una sessualizzazione precoce che toglie al bambino – non i tratti ‘fascisti’ – ma il senso di sé, l’idea che ci sia qualcosa da difendere, l’idea che ci sia qualcosa oltre al mero riflesso condizionato sessuale.

Perché dietro la bufala dei ‘diritti LGBT’ non c’è nulla. A chi davvero comanda, del diritto dei gay a prendersi i bambini frega nulla: a loro interessa solo in funzione dell’indebolimento della struttura sociale chiamata famiglia. Perché, come non detto dall’Antifà, “alleva uomini”. E non sudditi.