Sgomberano famiglia per fare posto ai profughi

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Un vecchio edificio dell’Anas sgomberato con un blitz di polizia, carabinieri e vigili urbani, servirà ad un unico scopo: aggiungere alla rete di colonizzazione nuovi posti in cui ospitare i giovani fancazzisti africani.

È proprio per questo motivo che il prefetto Attilio Visconti ha chiesto al questore Alberto Francini di firmare l’ordinanza di sgombero.

«Ci viveva abusivamente una famiglia di cinque persone, ma nei giorni scorsi la polizia le aveva avvertite, non hanno fatto alcuna resistenza», dicono dai vigili urbani. Tutti di etnia rom, l’avevano trasformata in un appartamento. Televisione, fornelli, perfino una parabola. Si sono portati via tutto senza protestare, assicurano dalla Municipale. Insomma, se devono fare spazio agli africani, allora si possono anche sgomberare gli zingari.

Ricapitolando: questi burocrati nominati da abusivi – e ci riferiamo al prefetto – sgomberano gli zingari solo perché ci devono piazzare gli abbronzati. Siamo al delirio. Anche perché i Rom si sposteranno solo da un’altra parte, e in più arriveranno i fancazzisti. Due fave con un piccione.

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Sono quasi 1300 i richiedenti asilo presenti sul territorio provinciale, più di 600 distribuiti fra Pisa e San Giuliano. E sebbene da tempo perfino la Croce Rossa abbia lanciato l’allarme sul “tutto esaurito” e su un carico di lavoro che rischia di far collassare la rete dell’accoglienza. Meglio dire della colonizzazione.

cantonieraNon è ancora chiaro quante persone potrà ospitare la casa cantoniera sulla statale del Brennero al confine con San Giualiano. «Prima di poter entrare in funzione, dovrebbe comunque essere ristrutturata», dicono dalla Croce Rossa, che per ora non ha ricevuto nessun incarico specifico per l’immobile.

Anche se il tempo – ha fatto notare più volte Visconti – potrebbe scadere con l’arrivo della stagione calda. Se aumentassero gli sbarchi e i Comuni continuassero a fare i “riluttanti” non ci sarebbe scampo. L’unica soluzione – secondo il burocrate – sarebbero le tendopoli. E le requisizioni già minacciate dal prefetto.

Invece c’è una soluzione chiara: l’Africa. Grande e disabitata. Il posto adatto agli africani.