RISTORATORE LODI, VOGLIONO INCASTRARLO: PROCURATORE ATTACCA

Vox
Condividi!

“Avevo paura che i ladri salissero in casa, ho fatto di tutto per non mollare la presa dell’arma, poi sono stato trascinato per qualche metro nel cortile. Mio figlio ci ha diviso. Io ricordo solo che è partito un colpo accidentale”. Ai microfoni de La vita in diretta su Rai1 il ristoratore di Casaletto Lodigiano Mario Cattaneo racconta perché è arrivato a sparare e uccidere un ladro che, insieme ad altri banditi, aveva tentato di rubare il suo ristorante.

VOGLIONO INCASTRARLO – Ma il procuratore capo di Lodi, Domenico Chiaro (foto), sembra non credere a questa versione: “La dinamica non è così chiara come sembra – spiega al giornale amico Repubblica – ci sono delle cose che non tornano”. Vergognoso che un procuratore parli di una indagine in corso ai media. Andrebbe immediatamente rimosso dall’incarico.

Vox

Mario Cattaneo è stato indagato per omicidio volontario. E il procuratore attacca ancora, insistendo nel ‘delegittimare’ la legittima difesa, sottolineando come sia stato proprio Cattaneo ad “andare incontro” ai banditi. I malviventi infatti avevano bloccato la porta con delle suppellettili e l’avevano fermata con una corda. “Sbarramenti” abbattuti dall’oste con un calcio prima di andare verso i ladri in fuga.

Perché non puoi mica liberarti e rincorrere i banditi, sono i cocchi dei magistrati. Soprattutto se immigrati.

Le indagini proseguono anche per arrivare a identificare i complici della vittima, Petre Ungureanu. Gli stessi complici che probabilmente hanno avvisato telefonicamente della morte del ladro il fratello che vive in Svizzera, sempre che non sia coinvolto anche lui, e che oggi è andato a Pavia in occasione dell’autopsia a dire che: “Io e la mia famiglia perdoniamo Mario Cattaneo davanti a Dio: non vogliamo vendetta ma solo giustizia”. Giustizia è stata fatta, o quasi, visto che erano più di uno.