I profughi nel villino sulla scogliera per sfrattare il nemico del sindaco

Vox
Condividi!

“Vogliono accogliere i profughi nel villino di Mulinetti? Benissimo, di fronte ad un’emergenza, umanità e civiltà devono prevalere. E poi la sa una cosa? Sicuramente meglio i profughi africani che alcuni politici locali”. Valter Lupi, uno dei massimi dirigenti del Ministero delle Infrastrutture commenta così la possibilità che vengano ospitati dei richiedenti asilo in quello che è forse il “villino” più celebre della riviera genovese.

Anche l’emergenza profughi può venire bene se si devono regolare i conti con un vecchio nemico. È quello che deve aver pensato l’amministrazione comunale di Recco quando, nonostante tutte le giunte di centro destra della regione abbiano negato la propria disponibilità all’accoglienza, ha deciso di aderire allo Sprar, Sistema di Protezione Richiedenti asilo e rifugiati, che prevede appunto l’accoglienza per le quote fissate da ministero e prefetture.

Il sindaco Dario Capurro e il vicesindaco Gianluca Buccilli, pur precisando che per ora non ospiteranno nessuno, hanno fatto trapelare che più in là potrebbero accettare alcuni migranti e sistemarli nel villino di Recco, situato proprio sopra il mare e di proprietà ministeriale. Trattasi, oltreché di una casetta in una delle posizioni più suggestive della riviera, del manufatto oggetto di inchieste e polemiche durate anni. Tutto iniziò dall’allora sindaco Buccilli che puntò l’indice contro Valter Lupi, all’epoca direttore del Siit, Servizi integrati per infrastrutture e trasporti, per Liguria e Lombardia (in seguito ricoprì per alcuni anni il ruolo di commissario per il Terzo Valico), perché l’avrebbe utilizzata, trasformandola in una sorta di seconda casa, abusando del suo potere.

Il processo penale si è chiuso con una prescrizione, mentre la Corte dei Conti in primo grado (è stato presentato ricorso) ha condannato Lupi a risarcire un danno erariale da 133 mila euro, soldi relativi ai costi di ristrutturazione. Per i giudici contabili “l’interesse personale dell’ingegner Lupi ha permeato tutte le fasi dell’operazione”.

Ciò nonostante l’ingegner Lupi è rimasto inquilino del primo piano del villino.

Vox

“Di fatto non lo utilizzo più da tempo – spiega –e così rispondo anche a chi sostiene che ne approfittino i miei famigliari oppure l’amico ed ex senatore Luigi Grillo, che per altro non vedo da tempo. Non intendo però rescindere il contratto perché penso che, se un domani dovessi avere un altro incarico tra Liguria Toscana, potrei averne ancora bisogno”.

Ma Capurro e Buccilli (“a quest’ultimo va riconosciuto di averci sempre messo la faccia, a differenza di altri” dice Lupi) non vedono l’ora di “sfrattare” l’inquilino di Mulinetti. Così hanno deciso, contrariamente alle indicazioni del leader ligure della destra, il presidente della Regione Giovanni Toti, di aderire allo Sprar.

depuratore-recco-doria-capurro

VERIFICA LA NOTIZIA
VERIFICA LA NOTIZIA
Migranti nelle città turistiche della nostra riviera, con camera a due passi dal mare. Bufera sul sindaco di Recco Dario Capurro, eletto con il sostegno di Forza Italia. Prima ha seguito le direttive di Toti e del centrodestra per contrastare il degrado, dicendo no al caos immigrati in sede di Anci Liguria. Poi, ha fatto spallucce e l’altro giorno ha dichiarato di aderire al sistema di seconda accoglienza Sprar, andando contro gran parte della cittadinanza che lo ha votato e seguendo i diktat del governo di centrosinistra.

villino-recco

“Il sindaco di Recco – accusa il consigliere regionale e coordinatore di Fratelli d’Italia Matteo Rosso – ha il comportamento di chi ha la ‘volpe sotto l’ascella’: nell’affrontare la questione dell’arrivo di immigrati nel suo territorio e in quello del Golfo Paradiso, di cui è presidente di distretto sociosanitario, ha mostrato un atteggiamento quanto meno ambiguo. Dichiarare di non voler accogliere immigrati, ma, nello stesso tempo, scegliere di aderire allo Sprar è sintomo di una condotta contraddittoria e che ci lascia il dubbio che, una volta spento il clamore mediatico, alla chetichella il sindaco di Recco potrebbe poi cambiare idea e aprire all’accoglienza di presunti profughi. Personalmente, così come alcuni consiglieri comunali di Recco e di altri Comuni del Golfo Paradiso, ho tenuto sempre la stessa posizione. Penso che un sindaco, sostenuto da una maggioranza di centrodestra, dovrebbe mettere al primo posto l’interesse dei propri concittadini e non consentire margini di apertura alle politiche di accoglienza fasulla del governo. Fratelli d’Italia, che rappresento a livello regionale, e tutti gli altri partiti di centrodestra, sia a livello locale sia a livello nazionale, hanno idee ben chiare in fatto di immigrazione. Consiglio al sindaco Capurro di fare una riflessione in merito. La nostra decisa opposizione alla possibile accoglienza a Recco, che il sindaco Capurro ha definito ‘muscolare’, è probabilmente stata indispensabile per sventare, almeno per ora, il rischio di portare nuovi immigrati a Recco, una situazione su cui continueremo a opporci a nome di tantissimi cittadini preoccupati e contrari”.